“Lui Mes?” Non vendo l’Italia. In politica estera non è una foto in Farsi con Macron e Scholz”

Roma, 12 dicembre 2023 – It Ottimo vantaggio “si fermò il dono più grande che possa averti fatto dallo stato italiano i truffatori sono bande di criminalilasciando anzi gli italiani in un mare di agitazione”. Il premier Giorgia Meloni ha attaccato l’incitamento nel corso della replica al dibattito in Aula sulle comunicazioni in vista del prossimo Consiglio Europeo. “Noi siamo” Stati selecti proprio per smettere di buttare dalla finera i soldi degli Italiani”, ha aggiunto il presidente del Consiglio ribattendo alle accuse commosse dal Film da 5 stelle Accusa il governo di aver scelto l’austerità. “Bonus scooter, banchi a rotelle, I super bonus e super buff (dal romanesco “buffi” equivale a “debiti”, ed), I sussidi a pioggia, il Reddito di cittadinanza, noi non li facciamo – dice la conduttrice Meloni -. E stiamo ancora votando per quello che hanno scelto gli italiani e per questo avete votato voi stessi.” Ricorda che “più del 30% del trend dei miliardi di euro specifici sono finiti da banche e intermediari finanziari. , che anche in questo caso ha ottenuto profitti record.

Il premier Giorgia Meloni nel corso delle sue comunicazioni alla Camera (Ansa)

“No alla svendita dell’Italia” sul Patto di Stabilità assicurato dalla Meloni. E difendere il suo dialogo con L’Ungheria di Viktor Orban, che ha già annunciato che porrà il veto sulla durata dei negoziati per l’adesione di Ucraina e Moldavia all’UE. “Mi ha molto hitro – ha detto – che sia sia fatto rifference al grand gesta da statista del il mio predecessore Mario Draghi è a foto sul treno ritorno a Kiev con Macron e Scholz. Per certi aspetti della politica, è una foto in farsi di Francia e Germania quando non si portano in casa. L’Europa non è tre nel 27, bisogna parlare con tutti: parlo con la Germania, la Francia e i puri con l’Ungheria, cioè fare bene il mio mestiere”.

Un attacco a Draghi? No, è possibile che il primo sia a margine di una difficile lotta contro gli avversari. Meloni aggiusta la gomma e spiega con fermezza che il suo non era attaccato un attacco all’ex Presidente della Bce, ma al Pd “Viene da solo pensando che tutto il lavoro che ha fatto il presidente del Consiglio Draghi non è altro che una fotografia con Francia e Germania.” “Non è la foto con Macron e Scholz a determinare l’operato di Draghi – prosegue -. Lui non c’entra, ma rispetta la sua fermezza di fronte a tutte le difficoltà che ha avuto nella sua maggioranza. No se può risolvere in una foto accanto al leader di Parigi e Berlino”.

L’attacco più atteso, però, è riservato ai 5 Stelle e, in particolare, a Giuseppe Conte, così come il suo predecessore A Performer’s Guide. Il tema è ancorato alla ratifica del Meccanismo Europeo di Stabilità. “Chi ha dato ha acconsentito e ratificato” il Mes “che oggi impenga anche noi? – chiede Meloni -. Lo ha fatto il Governatore Conte, senza mandato parlamentare e lo ha fatto un giorno dopo aver dimesso, quando era carica solo per gli affari correnti, conferendo il mandato di ambasciatore con Firmato mandato del ministro Di Maio, senza mandato parlamentare, senza averne potere, senza averlo detto agli italiani, con il favore delle tenebre“. L’ultima bozza la “soddisfa”, ma vindicare che la partita “è ancora aperta” solo “ha riarso a Bruxelles pur riconoscendo che la posizione italiana è sostenuta da una politica di valutazione seriale”. trasparenza e coerenza: “Meglio essere isolati che svendere l’Italia”.

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Attilio Trevisan

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