Un uomo rumeno è stato arrestato in Italia sette anni dopo un crimine orribile. Lo scandalo è nato da alcune casse di fagiolini

Le autorità italiane hanno arrestato un rumeno sette anni dopo un crimine orribile. L’uomo è accusato di aver schiacciato la testa di un cittadino tunisino e di averne abbandonato il corpo nei pressi di una discarica.

Tutto lo scandalo è nato da un conflitto legato ad alcune scatole di fagiolini, secondo siciliannews.it.

Il corpo di Abdessalem Farhat, tunisino padre di quattro figli, è stato scoperto accanto a una discarica pubblica nel quartiere Pozzo Bollente di Vittoria la sera del 14 aprile 2017.

Il motivo crudele: qualche scatola di fagiolini

Farhat, che lavorava come agricoltore e possedeva in affitto un terreno per coltivare ortaggi, sospettava che un collega rumeno gli avesse rubato il raccolto di fagiolini per venderli lui stesso.

Di fronte a questo sospetto, il rumeno, allora ventunenne, portò il conflitto al culmine di uno scontro fisico. La tragedia è culminata quando ha colpito Farhat alla testa con un tubo di metallo, provocando ferite mortali.

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Dopo aver commesso il delitto, il malvivente ha trasportato il cadavere in auto e l’ha abbandonato nei pressi della discarica, dove è stato poi ritrovato.

Dopo un processo durato diversi anni, il rumeno in questione è stato recentemente identificato e arrestato. Il tribunale lo ha condannato a 15 anni di carcere per omicidio.

Serena Megna

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