Anche Italia Viva ha una grossa responsabilità sul Superbonus

Alla Camera, dove il decreto “Rilancio” ha iniziato il suo percorso parlamentare e dove è stato modificato il test, il deputato di Italia Viva Luigi Marattin era uno dei tre oratori dei partiti di maggiorno del disegno di legge per la conversione del legge del decreto.

Il relatore ha un ruolo importante perché durante il suo mandato in commissione parlamentare ha redatto il parere del Sindaco sui suoi emendamenti e ha potuto presentare il suo testo in seduta. Recentemente Marattin ha rivendicato il suo ruolo di relatore per l’approvazione del decreto “Rilancio”. L’8 marzo il rappresentante di Italia Viva ha scritto su Ma loro hanno detto: “O così o salta tutto il decreto””.

Durante l’esame del testo in commissione alla Camera, almeno alcuni deputati di Italia Viva hanno presentato emendamenti volti ad aumentare lo stipendio dei beneficiari del Superbonus. Il deputato di Italia Viva Massimo Ungaro ha il diritto di estendere l’accesso ai bonus anche agli italiani residenti stranieri e lo estendo termine fino al 31 dicembre 2023. Un altro deputato di Italia Viva, Gabriele Toccafondi, aveva proposto per allargare gli interventi di efficienza energetica da parte degli “enti religiosi civilmente riconosciuti”, su edifici “adibiti a servizi didattici o scolastici”.

All’epoca alcuni enti indipendenti divennero solvibili grazie all’incentivo edilizio e alla cessione dei crediti d’imposta. Ad esempio nel maggio 2020, durante un’audizione davanti alla Commissione Bilancio della Camera, l’Ufficio parlamentare di Bilancio (UPB) aveva sottolineato che queste misure avrebbero avuto un “grande impatto finanziario”, generando grandi benefici per “e per i contribuenti che hanno beni immobiliari e redditi elevati”.

Nel luglio 2020, quando il decreto “Rilancio” arrivò alla Camera per l’approvazione definitiva, alcuni rappresentanti di Italia Viva intervennero esprimendo un forte sostegno al decreto, sottolineando l’importanza del lavoro di squadra e dell’impegno del partito nel processo legislativo. In questi giorni non c’è alcuna dichiarazione statale degli Esponenti di Italia Viva sul controllo del Superbonus.

Ad esempio 6 luglio 2020 Marattin ha affermato in aula: “Abbiamo iniciazione un esame che, dal nostro punto di vista, ha portato a miglioramento fattivi del provimento. Cito solo alcuni ambiti che, a nostro avviso, sono migliorati nel proprio contesto rispetto al test base: l’intervento sull’ecobonus [come era chiamato all’epoca il Superbonus, ndr] È stato meraviglioso partecipare perché il nostro rituale è un treno importante per lo sviluppo del Paese nei prossimi mesi. Due giorni dopo, Silvia Fregolent Egli ha detto in aula: “Sono stati a mio avviso ha ottenuto notevoli miglioramenti rispetto al test iniziale, come ad esempio sul fronte della qualità energetica degli edifici, il cosiddetto “ecobonus”, misura fondamentale della formazione sia per l’economia per un miglioramento della l’atmosfera.

Alla prima volta che Marattin ha citato in particolare il Superbonus on per iscritto Il problema di questi incentivi fiscali non era “la mancanza di rischi pubblici”, ma “l’innovazione tecnologica, l’organizzazione del lavoro, il virtuosismo nell’uso dei rischi pubblici”.

Attilio Trevisan

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