Una donna rumena colpita! Eredita da un ricco italiano, muratore e uomo d’affari, che ebbe rapporti anche con Nicolae Ceauşescu

Licio Gelli, controverso uomo d’affari italiano e gran maestro della P2 (Propaganda Due), ha fondato una loggia massonica segreta nella quale sono presenti i politici più potenti d’Italia, capi dei servizi segreti, giornalisti, musicisti, ma anche l’ex primo ministro Silvio Berlusconi. Il nome P2 è sempre stato legato alla mafia siciliana.

Licio Gelli morì il 15 dicembre, all’età di 96 anni, e fu sepolto due giorni dopo, con solo poche decine di parenti presenti al suo funerale. Nessuna personalità lo ha portato nel suo percorso finale, scrive reteauadestiri.ro.

La sua storia di vita è affascinante, così come l’incontro con Gabriela Vasile, rumena del comune di Lupşa, dipartimento di Alba, che divenne sua moglie.

Prima di allora, Gabriela lavorava nella villa dell’italiano come custode (cameriera) e aveva 48 anni quando divenne la moglie del milionario, quasi 40 anni più giovane di lui.

I due si sposarono nel 2006, mentre l’imprenditore era agli arresti domiciliari nella sua lussuosa villa vicino Firenze. All’epoca aveva 87 anni, quindi i giudici gli hanno permesso di scontare la pena a casa.

L’influente milionario era noto per aver sempre nascosto la sua ricchezza allo stato italiano. È stato arrestato in una banca di Elevation, mentre cercava di prelevare decine di milioni di dollari dal conto.


Villa Wanda, residenza di Licio Gelli in Italia / Fonte foto: Rex tramite The Telegraph

Quando fu imprigionato in Svizzera, riuscì a fuggire. Le indagini si trascinarono e le condanne pesanti furono emesse solo alla fine degli anni ’90, quando era già troppo vecchio per restare in prigione. Ha scontato la sua pena detentiva a 12 anni a casa, in una villa di lusso.

Alcune persone lo chiamavano un genio del male. Altri sostengono che avesse una mente brillante e agì sempre sotto l’influenza dell’ideologia fascista.

Gilio è stato coinvolto in enormi scandali. I più clamorosi sono legati al fallimento di una banca che avrebbe legami con il Vaticano. Il banchiere che dirigeva l’unità chiamata “God’s Bank” fu trovato impiccato sotto un ponte di Londra nel 1982. Gli investigatori avevano inizialmente considerato la possibilità che Roberto Calvi fosse stato assassinato, ma non erano riusciti a raccogliere prove sufficienti.

Durante una perquisizione nella sua casa negli anni ’80 furono scoperti 179 lingotti d’oro del peso di 168 chilogrammi. La vera provenienza non è mai stata conosciuta. Si sospettava che provenisse da una banca sequestrata in Jugoslavia negli anni ’50.

La procura italiana ha collegato il suo nome anche a un’esplosione, sempre degli anni ’80, in una stazione ferroviaria di Bologna in cui morirono 85 persone. Licio Gelli fu accusato di ostacolo alla giustizia, ma per lungo tempo scappò sempre dal carcere.

Si parlava addirittura di un piano segreto che avrebbe messo in atto per organizzare un colpo di stato, e avrebbe ricevuto aiuti da diversi paesi. Tra le altre cose, aveva legami anche con Nicolae Ceauşescu, l’ex presidente comunista della Romania.

Tarso Mannarino

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