Scandalo in Italia. Il governo introduce una tassa di 2.000 euro per i rumeni che arrivano in ospedale – Brasov News

Il governo romano introdurrà una tassa di 2.000 euro per i residenti stranieri che desiderano beneficiare dei servizi medici del sistema sanitario nazionale.

L’imposta è una misura di riduzione dei costi inclusa nella legge di bilancio italiana per il 2024. Le nuove norme, approvate alla fine dello scorso anno, sono entrate in vigore il 1° gennaio.

Questa tassa si applica agli stranieri residenti in Italia che già pagano la propria assicurazione sanitaria. Ciò significa quelli che rientrano nelle regole di registrazione sanitaria “volontarie” del paese, in contrapposizione alle regole “obbligatorie” (o gratuite).

Tra questi rientrano i pensionati con visto di soggiorno facoltativo, il personale diplomatico e consolare che lavora per governi stranieri, i dipendenti di organizzazioni internazionali, i volontari e le persone con più di 65 anni presenti in Italia per ricongiungimento familiare (arrivi dopo il 5 novembre 2008), scrive la pubblicazione The Local.

In precedenza, le persone in questa situazione dovevano pagare un contributo annuo di almeno 387,34 euro. Che potrebbe salire a 2.788,87 euro, a seconda di come viene calcolato il reddito, il che significa che la maggior parte pagherà molto di più in futuro.

Continueranno ad essere esenti dal pagamento della tassa di iscrizione gli stranieri che rientrano nelle norme “obbligatorie” per l’iscrizione al sistema sanitario italiano, compresi i dipendenti di aziende italiane, i lavoratori autonomi, gli iscritti alle liste di disoccupazione italiane, i richiedenti asilo e i minori.

Residenti, divisi in due categorie

L’Italia divide i residenti stranieri in due categorie per quanto riguarda l’assicurazione sanitaria. Sono coloro che devono iscriversi al Servizio sanitario nazionale (SSN) su base “obbligatoria”. La seconda categoria è rappresentata da coloro che hanno la possibilità di iscriversi su base “volontaria”.

Coloro che rientrano nella categoria “obbligatoria” hanno il diritto di registrarsi gratuitamente. Chi rientra nella categoria “volontario” deve pagare per iscriversi.

In conformità con le novità introdotte nella legge di bilancio italiana per il 2024, l’aliquota progressiva è cambiata radicalmente. E le quote per i “volontari” partono ora da 2.000 euro.

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Selene Blasi

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