I tribunali italiani prendono in giro la Romania: e i fuggitivi Oprescu sono liberi

Gli ultimi due sospetti internazionali a cui è stata concessa la clemenza dal sistema giudiziario italiano sono l’ex capo dell’amministrazione del cimitero, Bogdan Popa, e l’uomo d’affari Romeo Albu. Entrambi, come Oprescu, erano stati condannati a morte. Sono liberi in attesa di una decisione di estradizione. Proprio come Sorin Oprescu, solo in Grecia.

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Nel caso di corruzione al municipio della capitale, il direttore Cornel Bogdan Popa è stato condannato a 11 anni e 6 mesi di carcere in Romania, e l’uomo d’affari Romeo Albu, a 6 anni. I due avrebbero viaggiato in Italia.

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Condannato definitivamente a 10 anni e 8 mesi di carcere per corruzione e gruppo criminale organizzato, Sorin Oprescu è libero anche in Grecia, dove è pendente l’estradizione richiesta dalla giustizia rumena.

Quali criminali rumeni sono protetti dalle autorità italiane

I criminali rumeni condannati o sotto indagine e perseguimento internazionale, ma seduti tranquillamente in Italia, includono: l’uomo d’affari Dragoș Săvulescu, l’ex capo del DIICOT Alina Bica, l’ex colonnello SRI, Daniel Dragomir, l’ex eurodeputato del PDL, Marian Zlotea, l’uomo d’affari Ioan Bene e Mario Iorgulescu e malavita Mircea Băluș, alias Nebunu.

Tutti godevano della clemenza del sistema giudiziario italiano che rifiutava di estradarli semplicemente perché avevano la residenza italiana.

Da sinistra a destra: Romeo Albu, avvocato Antonio Del Basso, Bogdan Popa, av. Giancarlo Madonna (in camicia bianca), av. Gabriele Esposito, av. Elvira Del Giudice

Tarso Mannarino

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