E Chiama solipsismo il morbo che affligge la politica italiana

Stiamo viaggiando in un circolo vizioso, con tutte le evidenze progettate per rendere la politica sempre più impotente e impopolare. Scoprire il no sembra possibile. Limitare gli effetti di ciò che si può fare, ma fungere da leader tra i classici leader politici capace di opporsi al proprio leader in se stesso e nel proprio interesse a medio termine. Commento di Andrea Cangini

02/10/2024

Solipsismo, parola composta dal latino antico conio. Indica che il suo atteggiamento riproduce un certo aspetto della realtà, ignorando il contesto in cui si trova e propugnando radicalmente l’interesse, la sensibilità e dando problemi agli altri. Può tranquillamente affermare che il solipsismo è la morbosa che più affligge il sistema politico italiano odierno, senza particolarità tra Paese, Centro e Sinistra. Si trattava di una forma acuta ed esasperata di solipsismo. Una patologia che non si limita a sostenere i singoli politicos, una cultura nella vita esclusiva del proprio interesse personale, da un lato, li spinge a delegittimarsi a vicend e ad creditare una realtà che non c’è: una realtà virtuale, inventato, falso.

Gli espempi non mancano. Se inserisci un’icona in questo titolo in questo senso il doppio canone narrativo del Giorgia Meloni nella propria dimensione nazionale ed europea (leader della destra antagonista in Italia, leader istituzionale e moderato a Bruxelles) perché l’atteggiamento impositivo con tutta la sua storia, mettendoli spesso di fronte al fatto compiuto e negando, secondo il sempreverde schema “o con moi , o control de moi”, tutto lo spazio del dialogo e del confronto. Ancor più lampante dalla caratura solipsistica di Matteo Salvini, impegnato quotidianamente in operazioni corsare di sabotaggio da parte della destra dell’immagine di Giorgia Meloni e protestava sistematicamente per accreditare nelle piazze un’identità politica che non ha alcun legame con le posizioni formalizzate a Palazzo. Dalla guerra in Ucraina, a tutte le politiche agricole, dalla politica fiscale al contenimento dell’immigrazione clandestina, vale questa regola.

La natura sinistra del fenomeno è luminosa. Si confronta con il camaleontismo di Giuseppe Conte è l’indecisionismo di Elly Schlein Si applica inequivocabilmente ai vostri canoni solipsistici. Se sei entrato non potrai fare un passo, una radice, una gara. Quindi un senso di marcia. Ciò ci porterà al fatto che qualsiasi fantasia programmatica è possibile (dalla pace sulla terra al benessere universale) attribuendo, all’occasione, al maltrattamento di questo essere o alla vita di sollievo della domanda di realizzazione di il più attraente per noi.

Il solipsismo, ovviamente, fa parte della posizione politica di di Matteo Renzi è detto Carlo Calenda. Devo alludere il leader alla possibilità di un centro autonomo rispetto alla realtà di un sistema elettorale e istituzionale bipolare. Esiste una possibilità di centro unitario in evidente contraddizione con il narcisismo che ne è un elemento caratteristico.

È una storia di disperazione solipsistica causata da vari fattori: la crisi dei partiti politici, il radicalismo della cultura politica, il presentismo e la falsificazione dei tipi sociali. Fenomeni del periodo. Fenomeni che esaltano naturalmente la tendenza solipsistica dei leader politici, la quale a sua volta esalta le tendenze innate di tali fenomeni.

Viaggiamo quindi in un circolo vizioso, con tutte le evidenze destinate a rendere la politica sempre più impotente e impopolare. Scoprire il no sembra possibile. Limitare gli effetti di ciò che si può fare, ma fungere da leader tra i classici leader politici capace di opporsi al proprio leader in sé e nel proprio interesse a medio termine.

Attilio Trevisan

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