Lo spazio aereo rumeno è difeso anche dagli italiani. E l’Italia ha già confermato la volontà di aumentare il proprio contributo militare, “se così deciderà la Nato”.
In Europa orientale, l’Esercito Italiano opera in Romania con 4 Eurofighter nell’ambito della missione “Enhanced Air Policing Area South”. È possibile che l’impegno italiano si estenda ai Paesi del sud-est dell’Alleanza, dove si auspica un aumento del numero di aeromobili.
Guerini sottolinea che l’Italia è attiva in “queste iniziative di consolidamento, aumentando la prontezza operativa dei propri asset e aumentando la partecipazione alle attività operative e di esercizio”.
I soldati italiani in Lettonia sono 238, con 135 mezzi di terra. “Baltic Guardian è operativo dal 2016, in risposta a una richiesta avanzata alla NATO dai paesi baltici e dalla Polonia”. Si è appena conclusa l’esercitazione “Ajax Strike”, promossa con l’obiettivo di testare e confermare il livello delle capacità operative e rassicurare la popolazione dei Paesi delle aree di confine.
In Romania, il gruppo di lavoro italiano “Black Storm” è schierato con 140 soldati all’aeroporto di Costanza, con l’obiettivo di contribuire a garantire l’integrità dello spazio aereo del Paese.
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