Di fronte ai recenti aumenti dei prezzi, l’Italia sta preparando un pacchetto di misure da 14 miliardi di euro, volto a mitigare l’impatto degli aumenti dei prezzi su famiglie e imprese.
Dopo le dimissioni della scorsa settimana dal presidente del Consiglio Mario Draghi, abbandonato da tre partiti della coalizione sindacale nazionale, il governo continua a occuparsi di attualità, in attesa delle elezioni legislative anticipate previste per il 25 settembre.
La quasi totalità di questa cifra finanzierebbe i nuovi aiuti contenuti in un decreto la cui adozione è prevista per la prossima settimana.
Il governo ha già stanziato quest’anno ulteriori 33 miliardi di euro per scopi simili.
Tra le misure previste vi sono l’esenzione dall’IVA di alcuni alimenti essenziali (come pasta e pane) e l’imposta sul valore aggiunto per carne e pesce potrebbe essere ridotta dal 10% al 5%.
Di fronte all’aumento dei prezzi dei carburanti, il governo italiano prolungherà anche la riduzione di quasi 30 centesimi di euro di tasse per litro di carburante, misura in vigore da inizio aprile.
Parte degli aiuti previsti dal futuro decreto mireranno a mitigare gli effetti della siccità che ha colpito l’Italia, la peggiore degli ultimi sette decenni, nonché a finanziare misure sanitarie nel contesto della pandemia di coronavirus.
In Italia, i prezzi al consumo sono aumentati dell’8% a giugno, spinti dall’aumento dei costi energetici, e l’inflazione è al livello più alto da gennaio 1986.
Ma nonostante l’impatto della guerra in Ucraina sull’economia, la Banca d’Italia a metà di questo mese ha rivisto al rialzo le sue previsioni di crescita per il 2022, scommettendo su un aumento del Prodotto Interno Lordo del 3,2%, contro il 2,6% delle precedenti previsioni . .
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