Un rumeno, cinque moldavi e un ucraino, furto da un milione di euro in Italia. Hanno usato un furgone rubato come ariete

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Tre moldavi e un ucraino sono stati arrestati dai carabinieri tra Pero e Legnano, accusati di aver fatto irruzione in un’azienda di logistica di Bologna insieme ad altri tre complici, tra cui un rumeno, rubando merce per un milione di euro.

Di Veronica Micu il 23/12/2023, 13:06

I carabinieri del Nucleo investigativo di Milano hanno arrestato tre moldavi di 41, 42 e 43 anni, nonché un ucraino di 30 anni, accusati di aver fatto irruzione nella sede di un’azienda di logistica di Bologna, dove avrebbero rubato merce per un valore di un milione di euro.

Secondo la stampa italiana, i quattro uomini sarebbero stati aiutati da tre complici: due moldavi di 31 e 32 anni e un rumeno di 53 anni.

Hanno usato un furgone rubato come ariete

L’irruzione è avvenuta nella notte tra lunedì e martedì, si legge nella pubblicazione. Corriere di Bologna. I quattro arrestati hanno prima bloccato le strade adiacenti all’edificio con sei veicoli rubati. Un “blocco” che avrebbe impedito l’intervento dei carabinieri o della polizia se un testimone li avesse allertati. Poi, utilizzando come ariete un furgone rubato, hanno sfondato prima il cancello e poi la porta di accesso ad una delle stanze del complesso.

Al termine dell’operazione, dopo aver caricato il bottino nelle auto, i quattro arrestati e i tre complici si sono separati, finendo infine a Milano, dove pare risiedessero. Non avevano però tenuto conto del sistema di telecamere a circuito chiuso installato dai titolari all’interno dell’edificio, le telecamere avrebbero registrato tutto.

La fuga dei ladri si è conclusa all’ingresso di Milano. A Pero i carabinieri hanno identificato e ammanettato gli uomini, di 41 e 42 anni, originari della Moldavia, oltre al 30enne ucraino. Il 43enne moldavo è stato intercettato a Legnano, ma prima di essere trasferito nel carcere di San Vittore ha dovuto essere curato all’ospedale Niguarda. La ragione? Durante la rapina, secondo la denuncia, sarebbe stato colpito accidentalmente da un complice. Il giornale.

Le indagini però continuano perché gli investigatori sospettano che la cosca possa aver commesso diversi furti simili negli ultimi due anni, tra Milano e il resto della Lombardia.

Serena Megna

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