Educatore Cavnic, specializzato in Italia

Le maestre della scuola dell’infanzia Nicoleta Cârste e Cristina Costeniuc, dell’Istituto Economico “Pintea Viteazul” di Cavnic, hanno svolto il loro tirocinio presso l’Instituto Comprensivo Zippilli-Noè Lucidi (scuola materna ed elementare dove viene applicata l’alternativa educativa reggiana).

I due educatori metteranno in pratica i metodi osservati nel gruppo. Lo stage è parte integrante di un programma Erasmus+, finanziato dall’Unione Europea.
Le attività svolte nell’ambito del progetto miravano a raggiungere l’obiettivo 2 dell’accreditamento Erasmus – aumentare la capacità di innovazione didattica del 50% degli insegnanti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria adattando alcuni metodi da alternative educative riconosciute. In questa occasione, le educatrici Nicoleta Cârste e Cristina Costeniuc hanno partecipato all’osservazione di lezioni e attività extrascolastiche nell’istituto ospitante (livello nido), sulla base dei principi dell’Alternativa educativa reggiana – programma costruttivista e apprendimento esperienziale centrato sul bambino in contesti diversi, hanno discusso con la direzione e il personale della scuola dell’infanzia sui vantaggi e gli svantaggi di questa alternativa educativa. Inoltre, i due educatori hanno fatto una presentazione sulla Romania ai bambini dell’asilo ospitante e hanno compilato delle schede di osservazione delle lezioni.
Cristina Costeniuc si è detta colpita dal modo in cui si sta svolgendo “l’istruzione inclusiva in Italia”. “La mobilità di osservazione in Italia è stata per me una vera vittoria, perché ho avuto l’opportunità di osservare e scoprire l’approccio didattico di Reggio Emilia (attrezzature, metodi, interazione degli insegnanti con i bambini, routine quotidiana, ecc.). Abbiamo anche visto somiglianze e differenze riguardo agli approcci dei due istituti al successo educativo. Ciò che mi ha colpito di più è stato il modo in cui viene praticata l’educazione inclusiva in Italia (il punto di forza del sistema educativo italiano): ogni bambino con bisogni educativi speciali ha un insegnante di sostegno, che beneficia di un sostegno adeguato durante tutto il percorso scolastico, quindi questi bambini hanno maggiori possibilità di integrazione nel gruppo e, successivamente, nella società (la presenza dell’insegnante di sostegno continua durante tutto il percorso educativo del bambino)”, ha sottolineato Cristina Costeniuc;

Serena Megna

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