Un prete scelse una ragazza perché lo aiutasse nel suo servizio e suscitò un enorme scandalo. I parrocchiani della parrocchia italiana criticano l'”orrore liturgico”

Data aggiornata:
Data di pubblicazione:

Un prete scelse una ragazza perché lo aiutasse nel suo servizio e suscitò un enorme scandalo. I parrocchiani della parrocchia in Italia hanno criticato “l’orrore liturgico”. FOTO: Immagini Profimedia

Un prete di una parrocchia italiana è diventato al centro di un enorme scandalo dopo aver chiesto ad una bambina di aiutarlo durante il servizio della comunione. Il sacerdote si difende e dice di averla scelta perché sembrava avere «il cuore più puro tra tanti peccatori», scrive Il guardiano.

Lo scandalo è scoppiato durante una messa domenicale presso la chiesa dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia a Ossanesga, comune in provincia di Bergamo.

Il sacerdote Eros Accorigi ha detto che non aveva nessuno che lo aiutasse durante la messa, così ha scelto una ragazza che secondo lui sembrava avere “il cuore più puro tra tanti peccatori”. La scena è stata filmata e resa pubblica su Gloria.tv, sito di informazione cattolico, e ha scatenato un’ondata di rabbia da parte dei fedeli che hanno denunciato l’“orrore liturgico” al vescovo di Bergamo.

“Era come se avessi ucciso qualcuno”, ha detto sacerdote Eros al quotidiano locale La Nuova Bussola Quotidiana. “Non credo di aver fatto nulla di male”, si è difeso.

Secondo le leggi della Chiesa cattolica, la Santa Comunione può essere servita solo da vescovi, sacerdoti o diaconi. Un sacerdote può richiedere l’assistenza di un “ministro straordinario della santa comunione”, che può essere un seminarista o un laico, in determinate circostanze, ad esempio se non c’è una persona ordinata disponibile o se alla funzione assiste una folla considerevole.

Un articolo apparso sul blog cattolico Messa in Latino esorta il vescovo di Bergamo a intervenire: “Non si tratta di un semplice orrore liturgico, ma di un atto di inaudita gravità e che riflette una profonda ignoranza radicata, profonda e diffusa dell’Eucaristia, che ha ridotti a semplice “cibo” da distribuire distrattamente ai presenti. »

L’ufficio liturgico della curia bergamasca è intervenuto, ma solo per avvisare padre Eros di non farlo. Tuttavia, ha ricevuto il sostegno di alcuni parrocchiani. «Scusate, ma qual è il problema?», ha scritto in latino una persona a Messa. “Se il bambino ha fatto la prima comunione, il che mi sembra molto plausibile, allora dovrebbe poter condividere (l’Eucaristia) in una situazione straordinaria”.

Editore: G.M

Scarica l’app Digi24 e scopri le novità più importanti della giornata

Mirella Giovinco

"Pioniera del bacon. Fanatico della cultura pop. Ninja dell'alcol in generale. Difensore del web certificato."

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *