Se necessario, ChatGPT in Germania potrebbe essere bloccato, avverte il responsabile della protezione dei dati.
Il commissario tedesco per la protezione dei dati ha avvertito che Chat-GPT potrebbe subire una potenziale chiusura in Germania, simile a quanto accaduto in Italia, a causa di problemi di sicurezza dei dati. Il questore ha fatto le osservazioni in un’intervista al giornale Giornale Handelsblatt.
Ulrich Kelber, il garante tedesco per la protezione dei dati, ha ammesso che in linea di principio la Germania potrebbe adottare misure simili all’Italia e bloccare ChatGPT. Lui ha chiarito che la decisione spetta allo Stato, ma non ha menzionato i piani attuali in questa direzione.
ChatGPT potrebbe essere vietato anche in Germania
Kelber ha rivelato che la Germania ha chiesto all’Italia maggiori dettagli sul divieto temporaneo, spingendo OpenAI (MSFT.O), sostenuta da Microsoft, a rimuovere ChatGPT nel paese.
Ricordiamo che l’intelligenza artificiale (AI) ha dominato il mondo tecnologico negli ultimi mesi e gran parte del merito va al chatbot ChatGPT di OpenAI per aver portato l’intelligenza artificiale nella narrativa mainstream. Infatti, il miliardario e co-fondatore di Microsoft Bill Gates ha definito ChatGPT la tecnologia più “rivoluzionaria” degli ultimi 40 anni.
Tuttavia, a causa della crescente popolarità di ChatGPT in tutto il mondo, questa tecnologia AI si trova ora ad affrontare una grave battuta d’arresto. ChatGPT è stato recentemente bandito in Italia. Questo è il primo caso noto di un governo che blocca uno strumento di intelligenza artificiale.
Secondo un articolo del New York Times, l’autorità italiana per la protezione dei dati ha accusato OpenAI, il creatore di ChatGPT, di aver rubato i dati dei suoi utenti. Inoltre, l’autorità italiana ha affermato che ChatGPT non dispone di un sistema di verifica dell’età per evitare che i minori siano esposti a materiale illegale.
Pertanto, l’Italia è diventata il primo paese a vietare ChatGPT per motivi di privacy. In Cina, Russia, Corea del Nord e Iran OpenAI ha deliberatamente deciso di rimanere inaccessibile.
In seguito al divieto, il fondatore di ChatGPT Sam Altman ha detto che l’Italia è uno dei suoi paesi preferiti e ha aggiunto: “Naturalmente siamo d’accordo con il governo italiano e abbiamo smesso di offrire ChatGPT in Italia (anche se crediamo di rispettare tutte le leggi sulla privacy). L’Italia è uno dei miei paesi preferiti e non vedo l’ora di tornarci presto!
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