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Una tesi di dottorato coordinata dal professor Cristian Preda, preside della Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Bucarest, ha ricevuto un verdetto unanime di plagio da parte del Consiglio nazionale per l’attestazione dei titoli, diplomi e certificati universitari (CNATDCU).

Secondo la legge, dopo la discussione di una tesi di dottorato, il lavoro viene inviato per l’approvazione al CNATDCU, quindi viene emesso il decreto ministeriale relativo al rilascio del titolo di dottorato. Il direttore della tesi è responsabile, insieme all’autore della tesi, del rispetto degli standard di qualità o di etica professionale, in particolare garantendo l’originalità del contenuto.

Secondo alcune fonti accademiche, la Commissione n. 26 del CNATDCU ha respinto all’unanimità, per plagio, una tesi di dottorato coordinata da Cristian Preda, precedentemente validata dal comitato di ateneo. Il dottorando dovrà rifare la tesi e correggere le irregolarità segnalate dal CNATDCU.

La colpa è del “morbido”.

Secondo fonti universitarie, nonostante la responsabilità solidale prevista dalla legge, le persone coinvolte citano le carenti infrastrutture dell’Università di Bucarest. Pertanto, il programma informatico antiplagio fornito dall’Università non avrebbe mostrato una percentuale di somiglianza tale da consentire di giungere a un verdetto di plagio.

Invece al CNATDCU esiste un programma più efficace che ha rivelato il plagio. In queste condizioni, solo lo studente è considerato colpevole. “Chiediamo da tempo software aggiornati, ma non abbiamo soldi” dicono fonti universitarie.

Un programma informatico per identificare i testi plagiati costerebbe diverse decine di migliaia di euro. Recentemente è apparsa anche una versione migliorata, che identifica i testi scritti utilizzando l’intelligenza artificiale, ma nessuna università rumena ha ancora acquistato il programma.

Cristian Preda vuole diventare rettore

Le informazioni sulla tesi coordinata da Cristian Preda arrivano nel contesto delle elezioni per il posto di rettore dell’Università di Bucarest. Secondo edupedu.ro, finora ci sono due candidati per questa posizione: l’attuale rettore, Marian Preda, e l’attuale preside della Facoltà di scienze politiche, Cristian Preda. Le domande potranno essere presentate dal 22 al 27 novembre. A quel punto potranno annunciare la loro intenzione di lottare per il posto di rettore e altri candidati.

Marian Preda e Cristian Preda si sono incrociati in passato e dal punto di vista politico, nota hotnews.ro. Marian Preda è stata presidente della Fondazione Movimento Popolare, che ha gettato le basi del Partito del Movimento Popolare (PMP), al quale Cristian Preda ha poi aderito come deputato al Parlamento europeo.

Marian Preda si è dimessa dalla Fondazione Movimento Popolare, “per motivi personali”, appena due giorni dopo che Elena Udrea era diventata capo del PMP.

Successivamente Cristian Preda è stato espulso dal PMP, con “voto unanime”, accusandolo di aver causato “danni all’immagine” del partito. Nel 2019 si è unito al partito MORE formato dall’ex primo ministro Dacian Cioloș.