Sempre più rumeni avviano attività in Italia, mentre gli italiani chiudono i battenti

Sempre più aziende rumene in Italia – Cresce il numero delle imprese costituite da stranieri in Italia. Un notevole incremento si è registrato nel corso del 2023. Secondo i dati Unioncamere-InfoCamere, il numero delle imprese straniere ha raggiunto le 657.000registrando a Aumento del 10%. rispetto a cinque anni fa. Allo stesso tempo, imprese con titolari italiani ha subito un calo del 3%. Durante i primi sei mesi del 2023 si è verificato a saldo positivo di 14.500 unità, con 35.501 iscrizioni e 20.923 cessazioni di imprese straniere. Questo trend positivo riflette il dinamismo e l’attrattiva dell’Italia come ambiente imprenditoriale per varie aziende provenienti da diverse parti del mondo.

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Sempre più aziende rumene in Italia

Tra i diversi settori spicca il commercio, in particolare per i cittadini marocchini, costruzioni per proprietari rumeni e produzione e intrattenimento per i cinesi.

Il presidente di Unioncamere Andrea Prete ha sottolineato l’importanza di questa diversificazione imprenditoriale affermando: “Le aziende italiane sono sempre più multietnichee questo è un bene perché fare impresa aiuta all’integrazione e ferma la natalità”, scrive. ANSA.

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Area attività

I settori trainanti dell’imprenditoria straniera nella prima metà del 2023 sono stati costruzioni e servizientrambi in crescita del 3% su base annua, insieme rappresentano Il 44% di tutte le aziende straniere. Anche il settore agricolo ha registrato una crescita significativa del 5%. Nonostante un leggero rallentamento, il commercio resta il settore più rappresentativo, con più di 261.000 aziende. Dal punto di vista geografico, la maggior parte delle imprese straniere si concentra nel Nord-Ovest, in particolare in Lombardia, che rappresenta il 31% del totale. La provincia di Prato si conferma l’area con la maggiore incidenza di imprese straniere, raggiungendo il 33%, seguita da Trieste (20%) e Firenze (18%). Per quanto riguarda le imprese individuali, vi è una significativa diversificazione nei paesi di origine degli imprenditori. Marocco, Romania e Cina rappresentano il 34% del totale, Seguono Albania, Bangladesh e Pakistan (19%), poi Egitto, Nigeria e Senegal (11%).

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Gli imprenditori marocchini sono molto presenti e concentrano la loro attività nelle province dello Stretto, come Catanzaro, Reggio Calabria e Messina. Anzi, Proprietari rumeni mostra una distribuzione territoriale più ampia, con maggiore incidenza nelle province situate in tre diverse regioni, come ad es Viterbo, Torino e Cremona. Infine, i proprietari cinesi hanno un’elevata concentrazione in Toscana, in particolare a Prato, con una percentuale record del 70%, e a Firenze, oltre ad una presenza significativa nelle Marche, in particolare a Fermo.

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Tarso Mannarino

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