Pesce ritirato dalla vendita in Occidente perché tossico, venduto a 30 lei/kg nei negozi della Romania

Il caso Murgeni, in cui tre pazienti morirono dopo aver mangiato diversi piatti di pesce, mette in dubbio la tossicità del pesce Pangasio.

È un genere di pesci d’acqua dolce originario del Vietnam. È uno dei pesci più consumati al mondo perché è poco costoso da ottenere e disossato, il che lo rende una scelta popolare.

Nei negozi rumeni un chilo di pangasio costa 30 lei.

Tuttavia, pone anche problemi di salute. Viene pescato principalmente nel Mekong, uno dei fiumi più inquinati del mondo, dove è esposto a microrganismi altamente tossici e a scarichi contenenti metalli pesanti, plastica e residui di pesticidi, il che è particolarmente allarmante, secondo un arresto da parte di Parlamento europeo.

La Romania continua a commercializzare un tipo di pesce ma alcuni paesi hanno deciso di ritirarlo. È tossico

Un’altra fonte di preoccupazione è l’uso veterinario negli allevamenti ittici di sostanze farmacologiche vietate nell’UE.

Studi e ricerche hanno dimostrato che questo pesce può quindi essere pericoloso, in particolare a causa delle elevate concentrazioni di mercurio, che lo renderebbero del tutto inadatto ai bambini.

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Diverse grandi catene di distribuzione italiane ed europee ne hanno già vietato la vendita.

Alcuni supermercati italiani hanno deciso di sospendere la vendita del pangasio, con una mossa simile a quella di Carrefour Belgio.

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Secondo Il Messaggero, rivenditori italiani come Esselunga hanno già vietato la vendita e Coop ha escluso il pangasio dalla sua gamma a marchio del distributore, secondo un articolo del 2017 di IntraFish.

all’epoca, l’unità italiana di Carrefour aveva annunciato che avrebbe unito i suoi sforzi dopo aver interrotto le vendite in Francia e Belgio, avvertendo che “gli allevamenti di pangasio hanno un forte impatto sull’ambiente” e aggiungendo che “una volta esaurite le scorte di questa specie, questo pesce non sarà più disponibile”. non sarà più venduto.

Selene Blasi

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