Perché la morte improvvisa si verifica nei giovani atleti? Le spiegazioni del dottor Tudor Ciuhodaru

Secondo i medici legali, la morte del giovane giocatore di basket è stata causata da un edema polmonare acuto. Non si sa cosa abbia causato questo edema polmonare, si attendono ancora i risultati degli esami anatomo-patologici e tossicologici.

Alla domanda se anche questo caso potesse rientrare nella categoria della morte improvvisa e come spiegare il fatto che un atleta così giovane e con tutte le analisi aggiornate sia finita così, Tudor Ciuhodaru, medico senior del pronto soccorso, ha spiegato:

“E’ una morte sospetta, senza discussioni, particolarmente drammatica con effetti travolgenti per la famiglia e per la squadra e per lo staff medico che nel tempo ha valutato questo atleta.

Ma d’altra parte, è chiaro che dovremo ancora attendere i risultati definitivi dell’esame forense.

Perché l’edema polmonare è ormai una realtà patologica descritta al momento dell’autopsia, ma di cui non abbiamo ancora la causa esatta e i fattori scatenanti.

“L’esercizio potrebbe rivelare alcune malattie cardiache che possono essere congenite o acquisite”

Questo esame istopatologico è necessario, ma non si possono escludere altre cause. Da lì, le infezioni e alcuni farmaci possono essere incriminati, se lo si desidera, e l’esame tossicologico richiede tempo.

Quando avremo tutti questi elementi, saremo in grado di specificarlo molto chiaramente. D’altronde, ammettiamolo, la morte improvvisa tra gli atleti non è un’entità nuova.

La morte improvvisa negli atleti che praticano uno stile di vita sano, praticano uno sport che riequilibri il proprio corpo è quasi 3 volte più frequente che nei giovani sedentari.

Sembra che questo sforzo fisico, questo stress competitivo, rivelerebbe alcune malattie cardiache che possono essere congenite o acquisite, che non sono state o non potrebbero essere diagnosticate.

Ho visto che in Italia, nel 1982, per la prevenzione serve educazione sanitaria, bisogna anche seguire la famiglia, soprattutto se ci sono morti improvvise in famiglia o pazienti che hanno una grave cardiopatia.

“Per gli atleti ad alte prestazioni, questi test genetici dovrebbero”

Al di sotto dei 50 anni si dovrebbe prestare particolare attenzione agli atleti performanti, questi test genetici dovrebbero essere effettuati, perché spesso dietro c’è una malattia con determinismo genetico.

Chiedo anche, forse retoricamente, quanto vale la vita di un giovane atleta, soprattutto se esposto a notevole stress agonistico.

In Italia, dopo un programma introdotto nel 1982, adottato anche dal Comitato Olimpico, so che è riuscito a ridurre l’incidenza della morte improvvisa negli atleti dal 3,6% allo 0,4% per centomila, ovvero quasi 10 volte.

Ovviamente sono drammatici, bisogna aspettare i risultati. Le cause sono molteplici, ma le più comuni di cui parliamo quando parliamo di prevenzione qui.

Stiamo parlando della storia familiare dei test genetici, del fatto che molto spesso, anche durante gli esami clinici ed elettrocardiografici di routine, non viene rilevata una causa che potrebbe causare qualcosa di simile in un atleta”, ha spiegato il dottor Tudor Ciuhodaru nel programma Subiectiv di Antenna 3.

Tarso Mannarino

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