Minacce di un leader di Hamas all’Italia | Nel mondo

Le prime minacce contro l’Italia sono arrivate da Hamas, che considera un paese partner di Israele nell’aggressione contro la Palestina.

Dopo che una settimana fa i vertici di Roma avevano annunciato che non vi era alcun rischio concreto e immediato di attacchi terroristici nella penisola, sono arrivate le prime minacce contro l’Italia da parte di Hamas, che considera Israele un paese partner nell’aggressione contro la Palestina. La situazione è aggravata dalla presenza di numerosi immigrati provenienti dai paesi islamici del Nord Africa.

Corrispondente della RRA a Roma – Elena Postelnicu: Il gruppo terroristico responsabile dell’attentato del 7 ottobre in Israele ha accusato nelle ultime ore l’Italia, dichiarandosi partner di Israele. “Purtroppo il governo italiano ha scelto ancora una volta il lato giusto della storia. È un errore gravissimo, che fa dell’Italia una delle parti coinvolte nell’aggressione contro il nostro popolo”, ha detto Basem, uno dei leader di Hamas. Naim, presidente del Consiglio per le Relazioni Internazionali di Gaza, in un’intervista alla televisione pubblica RAI 3.

Basem Naim: Israele non agisce da solo, ma per conto della Germania, della Gran Bretagna, degli Stati Uniti d’America, della Francia e purtroppo anche dell’Italia, che ha inviato truppe nel Mediterraneo. Possiamo solo dire che la comunità internazionale ha la stessa responsabilità di Israele per tutti i massacri commessi contro il nostro popolo.

Corrispondente della RRA – Elena Postelnicu: Queste minacce arrivano solo una settimana dopo che il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, avevano assicurato ai cittadini che non c’erano rischi concreti e attacchi terroristici immediati nella penisola. , e ciò nonostante il numero elevatissimo di migranti clandestini che hanno raggiunto il territorio italiano, via mare e via terra, ovvero oltre 144.000 cittadini extracomunitari. Eppure, già da tre settimane, i controlli sono stati intensificati negli aeroporti, nelle stazioni ferroviarie, così come nei luoghi turistici delle principali città come Roma, Firenze, Milano, Torino e Venezia. Nella sola capitale, ad esempio, ci sono più di 4.000 obiettivi sensibili, 400 dei quali sono sorvegliati dalla polizia e dall’esercito. I controlli sono diventati più rigorosi anche alle frontiere, in particolare a quella con la Slovenia, dove l’accordo di Schengen è stato annullato fino al 2024. Inoltre, i controlli prendono di mira anche gli ospiti sospetti o registrati illegalmente negli hotel, nelle pensioni e negli alloggi. I controlli riguardano i permessi di soggiorno irregolari e i contratti di lavoro a tempo determinato degli stranieri non residenti in Italia. Allo stesso tempo, l’Aeronautica Militare ha il compito di intercettare aerei sospetti che violano lo spazio aereo senza rispondere a chiamate radio o attraverso cambiamenti improvvisi o non autorizzati. La prevenzione passa anche attraverso l’uso di droni per intercettare e, se necessario, neutralizzare altri droni in transito illegale. (TN1)

Nerio Baroffio

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