La serie “Famiglia Medici: Sovrani di Firenze” ci porta in un interessante viaggio nel lontano passato del Rinascimento italiano.

Kanal D presenta la serie agli spettatori “Famiglia Medici: Sovrani di Firenze”/ “I Medici: Il Magnifico”, una produzione imponente, che affronta un periodo di importanti trasformazioni politiche e culturali nella Firenze del XV secolo, sotto l’influenza di Lorenzo de Medici, soprannominato il Magnifico, per le sue straordinarie qualità di diplomatico e protettore della cultura. La celebre famiglia dei Medici è al centro di questo intrigo, con personaggi forti che hanno affascinato intere generazioni.

Il cast riunisce nomi famosi come Sean Bean (che il pubblico ha potuto ammirare ne “Il Trono di Spade”), Bradley James (“Homeland”/”Homeland-Retaua Terorii”) o Raoul Bova (“The Tourist”/” Turistul” ) La serie è diretta da Jon Cassar, Jan Michelini e Christian Duguay ed è una coproduzione internazionale di Rai Fiction, Lux Vide, Big Light Production e Groupe Altice.

La serie “La Famiglia Medici: I Sovrani di Firenze”

mostrare “Famiglia Medici: Sovrani di Firenze” ci porta a Firenze nel 1469, quando il giovane Lorenzo de’ Medici (interpretato da Daniel Sharman), suo fratello Giuliano (Bradley James) e un gruppo di giovani artisti riuniti attorno al genio Sandro Botticelli abbandonano il passato per entrare in una nuova era di creatività. e rivoluzione politica. Questa decisione di cambiare li mette in aperto conflitto con il capo di un’altra influente famiglia fiorentina, il banchiere Jacobo Pazzi, interpretato con forza da Sean Bean. Pazzi non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggere Lorenzo, e lo scontro tra i due dà origine a uno dei complotti più potenti della storia, la Congiura dei Pazzi.

Una rinascita impressionante di un mondo dominato da passioni straordinarie, dal bisogno di cambiamento, nell’epoca fiorente del Rinascimento. Dagli interni ed esterni spettacolari, agli abiti sontuosi, fino ai più piccoli dettagli, la serie è un vero affresco di questo periodo fertile, ma anche carico di drammaticità.