Italia. Una donna moldava, imbarazzata dai “troppi complimenti”, ha afferrato un bastone e, insieme ad altri tre rumeni, ha aggredito l’ammiratore

Panico tra gli abitanti del Casilino, Roma ovest: calci, pugni e sangue in strada dopo che una giovane moldava ha ricevuto “troppi complimenti”. La giovane e altri tre amici rumeni hanno aggredito l’uomo che le piaceva… troppo.

Insulti, machete e coltelli: due risse, in due bar diversi, hanno dato l’allarme domenica nel quadrante est della capitale. I carabinieri sono intervenuti intorno alle 21 in via Sassonegro, al Casilino, dove la miccia è stata accesa quando un uomo si è complimentato ripetutamente con una cliente del bar, una ragazza di origini moldave. Un complimento che ha infiammato gli amici con cui stava prendendo un aperitivo, tre uomini di origine rumena.

La discussione è degenerata in pochi secondi: la giovane, armata di manganello, ha aggredito l’uomo che le aveva fatto il complimento. Una volta a terra, i tre amici lo hanno anche preso a calci e pugni. Quando sul posto sono intervenuti i carabinieri, hanno riportato la calma: i tre uomini, così come la giovane, sono stati arrestati e accusati di lesioni e scandalo.

Ancora in corso di accertamento l’ubicazione della vittima, un uomo di 40 anni di origini marocchine, che è stato soccorso e trasportato al pronto soccorso in codice rosso. Le indagini volte a ricostruire la dinamica del combattimento sono ancora in corso.

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Roma, coltelli e alcol. Il calvario degli abitanti di piazza Bologna: “Abbiamo paura di uscire”

In mattinata l’allarme per un’altra rissa era suonato nella stessa zona, in un bar di via Casilina, nel quartiere Torpignattara. E in questo caso la miccia si è accesa per futili motivi tra un gruppo di stranieri di origine peruviana, tra cui una donna transessuale. A lanciare l’allarme sono stati i residenti, allarmati da quanto stava accadendo sotto le loro finestre. Secondo i testimoni sarebbero coinvolte almeno sei persone.

Ma arrivati ​​sul posto i carabinieri hanno trovato solo due feriti distesi a terra. Uno è stato trasportato al pronto soccorso del Policlinico Casilino e l’altro all’Ospedale Umberto I. Nessuno dei due sarebbe in pericolo di vita. Mentre l’esercito ha aperto un’indagine per conoscere l’identità delle altre persone coinvolte. Hanno accusato un uomo di 45 anni proveniente dall’Ecuador di aggressione e percosse. La donna transessuale, invece, si è rifiutata di fornire i suoi dati personali.

“La strada è come un anello, colpisco chi cadeva in testa”

Secondo gli accertamenti e le testimonianze dei residenti, le persone coinvolte nella rissa erano stordite. Hanno anche detto di aver visto la donna spinta a terra e non appena hanno sentito le sirene delle auto della polizia in avvicinamento, sono fuggiti. Gli investigatori stanno esaminando anche le immagini registrate dai residenti durante gli attacchi, pubblicate sulle chat di quartiere (e sul profilo Telegram del blog Welcome to favelas). Il filmato mostra chiaramente i partecipanti alla rissa e la donna transgender che cerca di reagire all’aggressione e poi all’arrivo della polizia.

Pochi giorni fa – la sera del 4 ottobre – l’allarme è stato lanciato nuovamente in via Casilina, dove un uomo si è armato di machete e ha aggredito due clienti di un ristorante di kebab.

Quando sul posto è arrivata la polizia, allertata dai residenti disperati, dell’aggressore non c’era traccia. Dopo aver investito i due uomini, è fuggito a piedi lungo la via Casilina, perdendo le sue tracce. Le indagini sull’aggressione sono ancora in corso: la polizia sta analizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza del quartiere.

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Serena Megna

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