“Ho scelto la libertà, ho scelto di stare a contatto con la natura”

Un giovane italiano ha scelto di diventare pastore.

Lo stipendio di un pastore in Italia: “Ho scelto la libertà, ho scelto di stare con il gregge nei prati, senza obblighi”

Ha solo 20 anni e dice di preferire vivere circondato dalla natura, prendendosene curaEloro e godersi la libertà e la natura. Dice che la somma che riceve è sufficiente per mantenersi e vivere la sua vita come vuole.

“Mi basta avere soldi per la benzina e piccole spese. Ho scelto la libertà, ho scelto di stare con la mandria nei prati, senza vincoli di orario, con la possibilità di stare a contatto con la natura”, racconta il giovane al Corriere. della Sera, citato da Stiridiaspora.rocitato da Antenna3CNN.

“Voglio fare il pastore”




Nato e cresciuto a Origgio, in provincia di Varese, Marco Sozzi non ha un patrimonio familiare di pastori. I suoi genitori lavorano in altri campi, ma fin da bambino Marco ha sempre sognato una vita tranquilla e semplice, lontana dal caos metropolitano. La sua scelta di diventare pastore è stata rafforzata con la partecipazione alla prima promozione della Scuola dei Pastori, fondata dal Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi nel 2023.

“All’inizio pensavo all’agricoltura, come mia nonna, poi all’allevamento. Quando ho iniziato a frequentare l’istituto tecnico agrario, sono rimasto colpito dalle mandrie e dalle pecore”, racconta.

In altre parole, quando gli veniva chiesto cosa avrebbe voluto fare da grande, la domanda più classica per un bambino, lui rispondeva sempre, a differenza dei suoi coetanei che aspiravano a diventare medici o magari calciatori: “Voglio fare il pastore”. .

Studio del bestiame

“Ho imparato dapprima la morfologia delle pecore. Poi, durante l’estate, mi sono messo in pratica in un allevamento ovino a Rocca San Casciano, nella parte romagnola del Parco. Lì ho imparato “l’antica arte della lavorazione del formaggio, come custodire il gregge, come difenderlo dai predatori, a cominciare dai lupi”, spiega l’italiano.

Così, nel mese di novembre, il giovane ritornò nel suo paese natale, nel Varesotto, prendendo in consegna il locale che il proprietario aveva tenuto caldo.

“Ho acquistato un gregge di 250 pecore da carne, cioè da macello. Questo non basta per farne un’attività redditizia, ce ne servono almeno il doppio, ma spero di arrivarci nei prossimi anni, Voglio farlo: «Sto diventando anche pastore», spiega.

La vita del pastore in Italia

Per Marco la vita da pastore inizia al mattino presto guardando il gregge e prendendosi cura delle pecore. La giornata continua con il pascolo delle pecore e le faccende domestiche necessarie, e la sera si conclude con la conduzione del gregge al paddock. Anche se il lavoro è impegnativo, Marco sente di essere sulla strada giusta e di vivere la sua vita come ha sempre desiderato.

“A pranzo a volte mangiamo un panino, a volte pasta. Poi ritorniamo all’alpeggio fino al calare della notte, quando raduniamo la mandria e andiamo a cena, poi dormiamo nella roulotte, dove trascorriamo gran parte della settimana. Torno a casa molto raramente. Ma quando vengo, qualche volta vado al bar del mio paese, bevo una birra con gli amici, ci racconto le nostre esperienze. Nei social network? Per me non sono importanti, come quelli dietro una scrivania o un computer”, ammette Marco.

Stipendio

La vita di un pastore non è priva di sfide, come condizioni di lavoro difficili e orari lunghi, ma per Marco queste arrivano con soddisfazioni e la gioia di stare a contatto con la natura.

Il giovane ha rivelato di percepire uno stipendio di 1.200 euro e crede che questo sia sufficiente per far fronte ai suoi bisogni e alle sue spese e vivere la sua vita come vuole, e la sua passione per quello che fa lo motiva a continuare su questa strada.

“Ho solo bisogno di avere soldi per la benzina e piccole spese, lavoro non tanto per guadagnare soldi quanto per passione. Mi piace stare con gli animali, mi piace andare nella foresta. Se rinascessi, Farei comunque le stesse elezioni”, ha detto il giovane.

Tarso Mannarino

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