È lui l’autista dell’autobus precipitato in Italia in cui sono morte 21 persone. Alberto aveva 40 anni e

Alberto era di Tezze di Piave, in provincia di Treviso, e la stampa italiana riportava che avesse più di 15 anni di esperienza come autista di pullman. Gli investigatori considerano come prima ipotesi della tragedia un problema medico del conducente, che ha portato alla perdita di controllo del veicolo e al crollo del ponte.

Secondo quanto riferito dal comandante della Polizia municipale di Venezia, non vi erano segni di frenata sulla strada nel punto in cui l’autobus è caduto dal cavalcavia. Il veicolo ha colpito più volte il guardrail, secondo i testimoni, prima di romperlo e cadere per 10 metri, per poi schiantarsi al suolo e prendere fuoco.


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Tra i feriti, i medici dell’ospedale universitario hanno annunciato che c’era anche una bambina di 4 anni in condizioni estremamente gravi. Tra le persone ferite nell’incidente ci sono anche tre ucraini, un croato, un francese e un tedesco.

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Per quanto riguarda i morti, non tutti sono stati identificati mercoledì mattina. Sappiamo però, grazie al ritrovamento dei passaporti sul luogo della tragedia, che tra le vittime c’erano cinque ucraini, un tedesco e un autista italiano.

Gli inquirenti hanno fatto sapere che al momento è difficile identificarli, in particolare perché nel campeggio di Marghera dove alloggiavano i turisti i loro dati di ingresso non erano aggiornati.

Il pullman, noleggiato dal campeggio dove alloggiavano i turisti, ha rotto i parapetti del ponte ed è caduto per 10 metri, poi ha preso fuoco, rimanendo parzialmente carbonizzato.


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Serena Megna

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