Dopo aver vinto lo scudetto con il Napoli, ha firmato con la Juventus
L’annuncio ufficiale è arrivato. Il club bianconero ha annunciato sui social il nuovo allenatore che si occuperà di ricostruire il club.
La Juventus ha annunciato l’ingaggio di Cristiano Giuntoli, che diventa così il nuovo direttore sportivo del club bianconero. “Cristiano Giuntoli è con noi!”, annuncia la Juventus: “Giuntoli è il nostro nuovo direttore sportivo. Benvenuto!” Ha firmato un contratto quinquennale.
Cristiano Giuntoli lascia così il Napoli dopo aver conquistato lo scudetto, risultato a cui hanno contribuito le brillanti cessioni di giocatori come Victor Osimhen, Kvicha Kvaratskhelia e Kim Min-Jae, senza trascurare il contributo collettivo che è stato costruito negli anni.
L’uomo dei record e delle ricostruzioni
Dopo l’esordio allo Spezia, con cui ha raggiunto la Serie B, Giuntoli è passato al Carpi nel 2009 come vicedirettore sportivo, fino a subentrare come direttore sportivo ad interim. Al completo ha realizzato un capolavoro, ottenendo quattro promozioni in cinque stagioni, dalla Serie D alla Serie A. I successi hanno attirato l’attenzione di Aurelio De Laurentiis, che lo ha voluto al Napoli nel 2015 Con il Napoli, Giuntoli è rimasto sempre nella prima parte campionato, vincendo una Coppa Italia nel 2019-2020 e soprattutto uno Scudetto nel 2022-2023.
Il tandem con Giovanni Manna
Adesso inizia l’avventura a Torino con la Juventus, che ha bisogno di un rilancio dopo le ultime brutte stagioni ei problemi fuori dal campo. L’ex allenatore del Napoli avrà il compito di ricostruirsi, come ha sempre fatto, affrontando un club di vertice e particolarmente esigente. È il miglior candidato per la ricostruzione della Juventus. Non avrà con sé Giuseppe Pompilio, con il quale ha costruito a Napoli un tandem vincente.
Giuntoli, tifoso Juventus: “Grande soddisfazione, ora dobbiamo lavorare tutti insieme
“I miei sentimenti erano incredibili, quasi indescrivibili”ha detto Cristiano Giuntoli, tifoso della Juventus come la sua famiglia fin da bambino: “Per un ragazzo come me, che è partito da Prato in autobus e ha guidato otto ore per venire a vedere la Juventus, è una grande soddisfazione. È un’emozione incredibile”, confida. A chi penso in questo particolare momento? Sicuramente a mio padre, che era un grande tifoso della Juventus e che mi ha trasmesso la Juve sin da piccolo. Quindi, da un lato, ringrazio lui, ma c’è una traccia di malinconia che porterò sempre con me.
Considerata un’avversaria, la Juventus è sempre stata “affascinante e ambiziosa” per Giuntoli. D’ora in poi toccherà a lui riportarla in alto: “È sempre difficile parlare di sé, dico sempre che devi lavorare più degli altri. Poi, se lavori ancora meglio, il tempo passerà dillo, ma sono decisamente un gran lavoratore. Tutti dobbiamo essere in grado di mettere da parte l’io e pensare come facciamo noi. Vorrei unire più teste con un solo cuore”.
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