Distributori di benzina in Italia, chiusi per due giorni per sciopero. Operatori scontenti delle misure prese dal governo

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In Italia, i due principali gestori di stazioni di servizio del Paese hanno annunciato uno sciopero di due giorni a seguito delle misure adottate dal governo della Georgia Meloni. Lo Stato non ridurrà più le accise sui carburanti ei prezzi sono saliti alle stelle. I conducenti si sono accalcati per fare rifornimento prima dell’inizio della protesta.

Dopo, gli automobilisti italiani si sono riversati nelle stazioni di servizio per fare rifornimento, tra i primi due gestori di stazioni di servizio del paesefatturato, hanno deciso di chiudere le stazioni per due giorni. La protesta arriva sulla scia dell’aumento prezzi del carburantedopo il governo guidato da Georgia Meloni ha rimosso lo sconto tasse sul carburante all’inizio dell’anno. Dicono i conducenti gli effetti sono visibili e difficile da sopportare.

Andrés, autista: Ora pago in media 300-400 euro a settimana per pieno. Prima abbiamo pagato circa 400 euro a testa due settimane.

I vettori sono ancora più colpiti.

Sergei, camionista: I sindacati hanno detto che ci sarà un tetto al prezzo del carburante nelle stazioni di servizio sulle autostrade, e nelle stazioni saranno affissi, oltre al prezzo alla pompa e al prezzo medio nazionale del carburante. Il prezzo medio nazionale dei carburanti in Italia ha raggiunto un euro e 98 centesimi per un litro di benzina e oltre 2 euro per un litro di gasolio.

Mirella Giovinco

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