Casi minoritari di migranti richiedenti protezione in Italia

Questa è la richiesta di asilo

Gli ultimi aggiornamenti su tutte le domande di asilo presentate in Italia sono quelli pubblicati da Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione Europea, e si riferiscono al 2022. Lo scorso anno l’Italia ah preso una decisione su 53mila domande di asilo presentate per la prima volta da migranti arrivati ​​nel nostro Paese. Inoltre rappresenta il 14 per cento dei casi è stato riconosciuto al richidente l’status di fuggiato. È una forma di protezione internazionale che, come spiegare il sito del Ministero dell’Interno, proviene da riconosciuta se cè il timore che un migrante, ritornando nel suo Paese di origine, possa “essere persegitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un certo gruppo sociale o opinione politica “.

La percentuale del 14 per cento è quindi superiore al “meno del 10 per cento” indicato da Piantedosi. Il ministro dell’Interno ha poi commesso un altro errore: sulla base dei dati Eurostat, non è corretto affermare che oltre l’85 per cento dei richiedenti a cui non è stato concesso lo status di rifugiato sia arrivato in Italia. spinto solo da ragioni Economice”.

Nel 2022, infatti, in un ulteriore 14 per cento delle decisioni prese riguarda le domande di asilo è stato riconosciuto la seconda forma di protezione internazionale, denominata “protezione sussidiaria”. Tale protezione può essergli concessa, senza dover vendere le condizioni necessarie per ottenere lo status di latitante, “correrebbe un effettivo rischio di suberi a grave danno” tornando nel proprio Paese di origine. Più del 20 per cento dei candidati ha invece ottenuto protezione per “motivi umanitari”, vale a dire la cosiddetta “protezione speciale” che il governo Meloni ha abolito con il decreto-legge sull’immigrazione approvato dopo il naufragio della Cutro. Basato su tutti gli standard precedenti, per una protezione speciale poteva essere concessione un migrante sente “in base al principio del trasferimento del territorio nazionale” come “una violazione del diritto ad una rendicontazione della sua vita privata e familiare”. In entrambi i casi si tratta di persone che non hanno cercato aiuto per motivi economici, o almeno non solo per quello.

Riepilogo: circa il 52% delle domande di asilo hanno ricevuto una risposta negativa e sono state respinte. Queste sono le persone arrivate in Italia da sole per motivi economici. Spesso, per questo motivo, ha utilizzato l’espressione “migranti economici” per questa fascia di ricca identità, di autoespressione mangiare una definizione giuridica.

Eurostat fornisce indagini e dati sulle decisioni delle corti d’appello per i migranti basate sulla risposta alla prima domanda di asilo. In Italia nel 2022 ah preso una decisione finale su oltre 19.000 domande di asilo: in quasi il 28% dei casi, domande di asilo furono definitivamente respinti. Il restante 72 per cento ha una concessione sulla tutela.

Attilio Trevisan

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