Arrestato giovane nel caso di due amici rumeni uccisi in Italia: un rumeno, loro vicino di casa. Incredibile quello che ha fatto

Un giovane di 24 anni è stato arrestato dopo la morte sospetta di due donne rumene in una cittadina della Sicilia, scrive la stampa italiana. Ed è anche rumeno.

Inizialmente, due sospettati sono stati portati alla polizia per essere interrogati. Le donne, che abitavano a meno di 200 metri l’una dall’altra, sono state ritrovate venerdì mattina. Uno aveva il corpo bruciato, l’altro era stato ucciso con un coltello.

Il giovane detenuto avrebbe conosciuto le due donne, delle quali era vicino di casa. Avrebbe anche chiamato il numero di emergenza e dato l’allarme in seguito alla morte di uno di loro.

Fai attenzione, seguono dettagli che potrebbero influenzarti emotivamente.

I corpi dei due romeni sono stati ritrovati poco prima dell’alba, nelle loro abitazioni nel centro della cittadina di Naro, nel sud della Sicilia.

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Maria Rus, 54 anni, era quasi carbonizzata e Delia Zărnescu, 58 anni, giaceva con diverse ferite sul corpo. Le abitazioni delle vittime non distavano più di duecento metri l’una dall’altra.

I carabinieri hanno cercato prove e sul duplice omicidio è stato inviato un sostituto procuratore della Procura di Agrigento.

Secondo gli investigatori italiani, il corpo carbonizzato di Maria Rus giaceva a terra accanto a una poltrona bruciata. Tracce dell’incendio sono visibili anche sulla finestra del suo appartamento al piano terra.

Florin Rus, marito di Maria Rus: “Aveva due spesse catene d’oro, la riconoscevano solo da quelle.”

Maria Rus viveva in Italia da diversi anni ed era divorziata. L’uomo è tornato nel Paese l’anno scorso. In Italia Maria viveva da sola e lavorava nell’agricoltura. Anche sua figlia è nella penisola. Venerdì la giovane si è recata sul luogo della tragedia.

Marcela Rus, figlia di Maria Rus: “I vigili del fuoco (non i vigili del fuoco) devono andare a vedere come è scoppiato l’incendio. Controlla il telefono. In casa è buio e non sappiamo niente, non ci ha fatto entrare, o l’ha uccisa prima e poi le ha dato fuoco, oppure non lo so.

Maria Rus era un’amica di Delia Zărnescu, l’altra rumena assassinata. Nella sua casa gli investigatori italiani hanno trovato segni di rissa.

I parenti in Romania sono scioccati

Delia Zărnescu viveva nella città di Naro da oltre vent’anni ed era sposata con un contabile italiano. Adesso era vedova.

La sorella di Delia Zărnescu: “Diceva che possedeva una proprietà in Romania che avrebbe venduto e investito in Italia. Aveva una bella casa, quella degli italiani, stava bene, aveva una pensione di reversibilità”.

Delia Zărnescu sarebbe stata accoltellata e avrebbe riportato ferite che indicavano che aveva tentato di difendersi. I carabinieri della scientifica hanno prelevato dalle case delle donne rumene diversi capi di abbigliamento e scarpe.

Le immagini sono state riprese anche dalle telecamere di sorveglianza della zona.

A casa in Romania, i parenti dei due uomini non sapevano di avere rapporti con persone discutibili.

“Cugina Maria Rus: Ero così scioccata. Reporter: Non era il tipo che ha conflitti con le persone? Cugina Maria Rus: Ogni volta che parlavamo, era a casa da sola.”

Nel comune di Naro in Sicilia vivono circa trecento rumeni.

Maria Grazia Brandara, sindaco di Naro: “Un duplice omicidio nel cuore del nostro centro storico è costato la vita a due donne rumene. (…) Possano gli autori di questo massacro essere identificati e assicurati alla giustizia”.

Serena Megna

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