La Romania potrebbe ricevere aiuti esteri per le operazioni di distruzione delle mine nel Mar Nero. L’annuncio è stato dato dal Presidente del Consiglio Italiano, Mario Draghi, nelle condizioni in cui specialisti stimati il mese scorsoche circa 400 mine galleggerebbero alla deriva nel Mar Nero.
“vedere la possibilità di supportare la Romania nelle attività di sminamento marittimo nel Mar Nero e anche di supportare la Slovacchia nelle operazioni di difesa antiaerea. (…) L’Italia agirà con i suoi partner e alleati europei per ogni possibilità di mediazione, ma solo l’Ucraina, nessun altro, deciderà che tipo di pace accetterà. Una pace senza l’Ucraina non sarebbe accettabile”, ha detto il premier Mario Draghi in parlamento a Roma.
Pertanto, è possibile che nel prossimo periodo decine di soldati e subacquei italiani giungano nel Mar Nero per cercare e neutralizzare, insieme ai romeni, le miniere del Mar Nero.
Le mine sono ordigni esplosivi, sono troppo piccole per essere viste da lontano e le grandi navi non possono più aggirarle. Se non rilevate e non esplose, le mine marine possono rappresentare un pericolo reale, soprattutto per le navi commerciali.
Le miniere del Mar Nero furono piazzate dall’esercito russo e ucraino. Molti di loro sono ancorati, ma ciò non garantisce che a un certo punto non potrebbero staccarsi e finire alla deriva, come è successo all’inizio di aprile quando squadre di sommozzatori rumeni e turchi hanno disinnescato le mine vaganti nelle loro acque territoriali.
Editore: Luana Pavvaluca
“Amante del cibo pluripremiato. Organizzatore freelance. Bacon ninja. Pioniere dei viaggi. Appassionato di musica. Fanatico dei social media.”