3 morti e 66 persone ricoverate in ospedale a causa di un batterio presente negli insaccati


Un focolaio di listeriosi, una malattia infettiva causata dal batterio Listeria monocytogenes, ha recentemente colpito l’Italia. La contaminazione da Listeria è la causa di 3 morti e 66 casi clinici di intossicazione alimentare registrati negli ultimi mesi in diverse regioni della Penisola, informa Notizie Rai.

La malattia, chiamata listeriosi, si manifesta con disturbi nervosi, sintomi gastrointestinali o simil-influenzali, pleuropolmonite, angina, sepsi, aborti nelle donne in gravidanza.

Secondo a comunicato stampa del ministero della salutetest effettuati da specialisti italiani hanno evidenziato una correlazione tra alcuni di questi casi e la presenza del ceppo listeria negli insaccati (wϋrstel) a base di carne di pollame prodotti dall’azienda avicola Tre Valli.

“La presenza è stata confermata prelevando campioni dalla rispettiva fabbrica”, si legge nella nota del ministero. Tre Valli ha avviato tutte le misure di tutela del consumatore con il ritiro dei lotti risultati positivi (1785417 e 01810919) e, applicando il principio della massima precauzione, tutti i lotti prodotti prima del 12 settembre 2022.

Già nel 2020 in Italia sono stati osservati casi di listeriosi. I tre decessi sono avvenuti a dicembre 2021, marzo e giugno 2022 e riguardano persone che già versavano in cattive condizioni di salute, precisa il ministero della Salute, che ha istituito un apposito gruppo di lavoro per monitorare la diffusione di questo batterio.

– Continuazione dell’articolo dopo l’annuncio –

Ulteriori indagini sono in corso su altre matrici e altri tipi di prodotti che possono essere collegati a casi di listeriosi nell’uomo.

La malattia è infettiva, specifica degli animali domestici (più comune nei suini e negli ovini), ma si manifesta sporadicamente anche nell’uomo, con un’incidenza maggiore nelle aree rurali rispetto alle aree urbane. Il modo preciso in cui le persone vengono infettate non è chiaro; il batterio può entrare nel corpo umano per inalazione o ingestione di alimenti contaminati (latte crudo, formaggio a latte crudo, carne cruda o poco cotta, verdure crude, salumi).

Il Dipartimento della Salute raccomanda ai consumatori le seguenti precauzioni per evitare di contrarre la listeriosi:

Il consumo di verdure crude o poco cotte dovrebbe essere assolutamente evitato, le salsicce preconfezionate dovrebbero essere preferite a quelle tagliate dal venditore, gli alimenti conservati in frigorifero dovrebbero essere ribolliti, il latte crudo o pastorizzato dovrebbe essere bollito prima del consumo. Si consiglia inoltre di lavarsi le mani e pulire gli utensili da cucina dopo aver maneggiato cibi crudi, regolarmente (due volte al mese) per pulire e disinfettare il frigorifero.

Selene Blasi

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