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La Juventus potrebbe essere retrocessa dalla Serie A per la seconda volta negli ultimi anni
Dopo diverse irregolarità riscontrate all’interno del club, 10 dirigenti, guidati dal presidente Andrea Agnelli e dal suo vice, Pavel Nedved, si sono dimessi dalle loro funzioni.
Ora l’avvocato italiano Mattia Grassani, esperto di questioni sportive, ha fatto una serie di affermazioni preoccupanti per la ‘vecchia signora’, che rischia la retrocessione in Serie B per la seconda volta negli ottavi. anni.
“Penso che questa sia l’inchiesta più dura della storia della Juventus, anche più dura di Calciopoli nel 2006. Il comportamento illegale di cui sono accusati non ha precedenti. Sportivamente rischiano più di una multa o di un modesto rigore.
Tutto ciò potrebbe comportare una pesante sanzione perché la norma prevede che la manomissione di alcuni documenti, come quelli privati, può portare a conseguenze maggiori rispetto alla semplice sanzione.
Il regolamento stabilisce che se il club è entrato nella nuova stagione con l’aiuto di queste irregolarità, può essere escluso dalla competizione e può quindi portare alla retrocessione e persino alla perdita dei titoli. Lo ha detto Grassani per Rai1 radio, citato da Bibbia dello sport.
“Terremoto” alla Juventus! La “Vecchia Signora” rischia un’altra retrocessione
La Procura di Torino sta per concludere l’inchiesta “Prisma”, conclusasi nel novembre 2022 con l’iscrizione nel registro degli indagati di ex o attuali dirigenti della Juventus, tra cui Andrea Agnelli, Pavel Nedved e Fabio Paratici.
I pm hanno individuato la pratica del “falso scambio” di calciatori: il cross-selling con altri club, senza scambio di denaro, ma consentendo di iscrivere a bilancio plusvalenze.
I magistrati hanno quantificato queste plusvalenze “fittizie” in circa 155 milioni di euro tra il 2018 e il 2021, secondo i media.
Inoltre, il club, quotato in borsa, avrebbe nascosto ai propri investitori l’esistenza di accordi privati con calciatori, tra cui la stella portoghese Cristiano Ronaldo, per poter dilazionare il pagamento di alcuni stipendi.
La Gazzetta dello Sport riporta che la Juventus rischia di essere retrocessa in Serie A o addirittura retrocessa in Serie B se le accuse saranno accolte dal tribunale.
“Le sanzioni partono dalla penalizzazione di uno o più punti in graduatoria e salgono fino alla retrocessione all’ultimo posto in graduatoria e al passaggio al livello inferiore. Qualora sia comprovata la falsità in atti amministrativi, la sanzione sarà la più grave”, annuncia la Gazzetta dello Sport.
Nell’estate del 2006 la Juventus è retrocessa in Serie B in seguito allo scandalo Calciopoli, che ha messo in luce i rapporti illeciti tra la dirigenza del club e i capi arbitri.
La Juventus collabora con le autorità per la pena minore
La Juventus ha comunicato lunedì di aver “riesaminato le contestazioni della Procura di Torino” e di aver deciso “di adottare legittime metodologie contabili alternative” in materia di integrazione salariale.
Il direttore generale Maurizio Arrivabene è stato incaricato di rimanere fermo e affrontare le questioni quotidiane fino alla formazione di un nuovo consiglio, ha affermato il club torinese in una nota. La prossima Assemblea generale è prevista per il 18 gennaio.
Juventus “continuerà a collaborare e cooperare con le autorità di controllo”, assicurò la “Vecchia Signora”.
A questi problemi legali si aggiungono problemi finanziari: “La Vecchia Signora” è stata eliminata nella fase a gironi di Champions League, un’uscita prematura che porterà a un deficit di circa 20 milioni di euro, secondo il sito Calcio e Finance.
Il club, in “rosso” da cinque anni, la scorsa stagione ha registrato perdite per 255 milioni di euro, un deficit record nel calcio italiano.
Etichette: serie uno , juventus , Caso Juve
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