Va bene per parrucchieri e barbieri che lavano i capelli dei clienti due volte


Una città italiana sta multando parrucchieri e barbieri che lavano due volte i capelli ai clienti. Il provvedimento è stato imposto a seguito della siccità che ha colpito la penisola ed è valido fino al 30 settembre, secondo l’ordinanza emessa da Carlo Gubellini, sindaco di Castenaso, paese vicino a Bologna.

Gubellini afferma che migliaia di litri d’acqua vengono sprecati ogni giorno con il doppio shampoo e, di conseguenza, il doppio risciacquo, che molti parrucchieri ritengono sia una misura raccomandata nei parrucchieri e nei parrucchieri.

Barbieri e parrucchieri non possono più lavare i capelli dei loro clienti due volte, ma solo una volta, nel tentativo di risparmiare acqua durante una delle peggiori siccità degli ultimi decenni.

Una misura che comporterà controlli e sanzioni fino a 500 euro per i saloni che infrangono la regola, il tutto sullo sfondo di un Paese che combatte la siccità durante un’ondata di caldo intenso e prolungato. Castenaso, è un comune di 16.000 abitanti e conta una decina di parrucchieri e parrucchieri.

Diverse regioni hanno dichiarato lo stato di emergenza

Diverse regioni italiane hanno già dichiarato lo stato di emergenza, cercando di liberare fondi per contrastare la crescente crisi idrica, mentre le associazioni agricole affermano che quest’anno la produzione diminuirà nelle aree coltivate chiave.

– Continuazione dell’articolo dopo l’annuncio –

Il fiume Po, che attraversa le regioni dell’estremo nord e fornisce circa un terzo della produzione agricola del Paese, sta affrontando la peggiore siccità degli ultimi 70 anni.

“Il Po continua a registrare un livello basso durante tutto il suo corso”, hanno affermato i funzionari dell’Anbi (organismo di irrigazione). “Il flusso si è dimezzato in due settimane a poco più di 170 metri cubi al secondo”, aggiungendo che il flusso deve essere di 450 cm/s per evitare che l’acqua salata entri dal mare e distrugga il terreno agricolo.

I Grandi Laghi del nord del Paese sono già al di sotto o prossimi a livelli record, e cala anche il livello dei bacini naturali dell’Italia centrale. Il Tevere è ai minimi da diversi anni, mentre la portata del fiume Aniene si è dimezzata.

La Regione Lazio, con sede a Roma, ha dichiarato lo stato di emergenza imponendo restrizioni ad alcune comunità, tra cui il divieto di utilizzo delle condutture idriche e il riempimento delle piscine.

Tarso Mannarino

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