La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha presentato domenica, sull’isola mediterranea di Lampedusa, un piano di emergenza per aiutare l’Italia a gestire gli arrivi record di migranti sul suo territorio, informa l’AFP, secondo Agerpres.
Dopo aver visitato il centro di accoglienza migranti sulla piccola isola con il primo ministro italiano Giorgia Meloni, Von der Leyen ha dettagliato un piano di aiuti in dieci punti volto a gestire la situazione attuale, distribuendo meglio i richiedenti asilo tra i paesi europei ed evitare il ripetersi di arrivi massicci che esercitare una forte pressione sulle capacità logistiche e amministrative della penisola.
Il piano dovrebbe unire la durezza contro le persone che trafficano migranti e facilitare l’ingresso legale nello spazio europeo per i richiedenti asilo aventi diritto.
Bruxelles prevede innanzitutto di aumentare gli aiuti all’Italia da parte dell’Agenzia europea per l’asilo e dell’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, Frontex, per garantire la registrazione, il rilevamento delle impronte digitali e le interviste ai migranti.
Frontex e altre agenzie dovranno inoltre rafforzare la sorveglianza dei mari ed “esplorare le possibilità di espandere le loro missioni navali nel Mediterraneo”.
La Commissione vuole facilitare il trasferimento delle persone che arrivano a Lampedusa – che di solito vengono trasportate via nave verso la Sicilia o il continente – anche verso altri paesi europei.
“L’immigrazione clandestina è una sfida europea che richiede una risposta europea”, ha detto von der Leyen in una conferenza stampa a Lampedusa. “Esortiamo gli altri Stati membri a utilizzare il meccanismo di solidarietà volontaria”, ha affermato, senza menzionare la Germania, che recentemente ha deciso di non accettare migranti in arrivo in Italia.
Il piano prevede inoltre di migliorare il dialogo con i principali paesi di emigrazione su questa rotta in vista del ritorno dei loro cittadini che non soddisfano le condizioni di asilo, in particolare Guinea, Costa d’Avorio, Senegal e Burkina Faso.
Menzioniamo anche la necessità di concludere accordi con i Paesi di origine e di transito per ridurre il numero delle partenze, in particolare con la Tunisia, dove si imbarca la stragrande maggioranza delle persone che arrivano a Lampedusa.
A luglio, l’UE ha firmato un partenariato con la Tunisia per ridurre il numero di arrivi di migranti sulle coste italiane in cambio di aiuti finanziari.
Ursula von der Leyen ha anche affermato che l’UE dovrebbe accelerare il pagamento di questi aiuti a Tunisi, e Meloni ha sollevato la possibilità che gli aiuti europei aiutino la Tunisia a riequilibrare il suo bilancio, anche se il Fondo monetario internazionale condiziona la concessione di un prestito di 1,2 milioni euro. 9 miliardi di dollari per l’adozione delle riforme respinte dal presidente Kais Saied.
Infine, la Commissione desidera “rafforzare le campagne di sensibilizzazione e comunicazione per scoraggiare le traversate del Mediterraneo”, pur “continuando a lavorare per offrire alternative, come l’accoglienza umanitaria e le rotte legali” all’immigrazione.
“Secchione dell’alcol. Lettore. Esperto di musica. Studente tipico. Giocatore umile e irritante. Esperto di zombi. Risolutore di problemi sottilmente affascinante.”