Una giovane donna di Iași non ha dichiarato all’ANAF Cluj un reddito di 1,8 milioni di euro. Le enormi spese lo hanno tradito

Una giovane imprenditrice di Iași è stata arrestata dalle Finanze di Cluj per non aver dichiarato un reddito di 1,8 milioni di euro derivante dalla vendita di un’azienda vinicola nella contea di Caraș Severin. Larisa Sîrbu ha concluso, dal 2017, diversi contratti di trasferimento delle parti sociali di un’azienda con persone fisiche e giuridiche in Italia. Il valore delle azioni è stato successivamente aumentato, grazie ad ulteriori documenti, da 900.000 euro, che costituivano il valore iniziale dell’operazione, a 3,2 milioni di euro. Il denaro è stato pagato a rate, a partire dal 2018 e fino al 2022. Nel 2021, l’ANAF ha avviato una verifica fiscale per verificare la fonte di reddito della persona fisica Larisa Sîrbu, poiché aveva speso nel 2018-2019 più di 9 milioni di lei. anche se non aveva alcun reddito dichiarato per coprire tali somme. A seguito del controllo, gli ispettori dell’ANAF hanno scoperto che la giovane aveva venduto azioni di una società per la somma di 1,8 milioni di euro e non aveva dichiarato il ricavato di tale operazione. L’ufficio delle imposte ha subito calcolato il conto: più di 1,5 milioni di lei tra imposte sul reddito, interessi e sanzioni, si legge nella pubblicazione 7iași.ro.

“La persona fisica Sîrbu Larisa Anca è stata controllata per quanto riguarda la sua situazione fiscale personale relativa al periodo dal 01.01.2018 al 31.12.2019, secondo il rapporto di verifica fiscale n° CJR-VEF 7/07.01.2022 e ha emesso la Decisione fiscale N. CJR-VEF 8/07.01.2022 con il quale sono state stabilite: imposta sul reddito per un importo di 814.135 lei per il periodo dal 01.01.2018 al 31.12.2019, interessi per un importo di 123.113 lei e sanzioni per mancata dichiarazione nel importo di 623.712 lei per il periodo dal 01.01.2019 al 21.12.2021 A seguito delle verifiche effettuate, gli organi di controllo fiscale hanno constatato che la persona fisica Sîrbu Larisa Anca ha ottenuto nel 2018 redditi da investimenti per un importo di 5.300.492,80 lei, che rappresentano somme ricevute sul sulla base delle promesse sinalagmatiche di trasferimento di azioni stipulate con Agro Imobiliare, Arnia Consulting SRL, Zuubier Stendert Jacobus Enrico Aleandro, Zanella Maurizio, Falkus Servizi SRL e Orsi Immobiliare, e nel 2019 proventi da investimenti per un importo di 2.841.100,87 lei che rappresentano somme ricevute sulla base di promesse sinagmatic di cessione delle quote stipulate con Agro Imobiliare e Vineyard Invest The SRL, per le quali non è stata presentata la dichiarazione unica delle imposte sui redditi e dei contributi previdenziali per gli esercizi 2018 e 2019, né ha versato l’imposta sui redditi dovuta”, dichiara il Agenzia nazionale per l’amministrazione fiscale.

Larisa Sîrbu ha impugnato amministrativamente la decisione fiscale, ma senza successo. Infine, nel marzo 2023, ha aperto diverse cause legali contro la Finanza chiedendo l’annullamento dell’atto di controllo e della decisione fiscale. Nella denuncia depositata al tribunale di Iași, la giovane sostiene di non essere tenuta a presentare la dichiarazione unica e quindi di non essere tenuta a pagare l’imposta sui redditi derivanti dalla vendita dell’azienda. Larisa Sîrbu indica che l’operazione è stata perfezionata solo nel 2022 grazie all’effettivo trasferimento delle parti sociali della società La Cantina SRL e alla modifica del registro delle imprese. Il legale della giovane precisa che le somme incassate nel corso dell’anno 2018-2019 costituivano acconti sul prezzo complessivo stabilito, e che la legge non obbliga il contribuente a dichiarare le somme e a pagare le imposte ivi connesse. Larisa Sîrbu chiede alla corte di annullare il rapporto di revisione e la decisione fiscale con cui è stato determinato l’importo dei suoi pagamenti.

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Tarso Mannarino

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