Una donna rumena proveniente dall’Italia e suo marito, accusati di sfruttamento di diversi lavoratori rumeni e di altre nazionalità | Il rotaliano


Una romena d’Italia e suo marito rischiano anni di carcere, accusati di aver sfruttato diversi lavoratori in un’azienda agricola ad Albignasego, in provincia di Padova in Veneto.

In un processo relativo allo sfruttamento dei lavoratori agricoli, il pm Benedetto Roberti della Procura della Repubblica di Padova ha chiesto la condanna a 10 anni di reclusione e 30.000 euro di multa nei confronti dell’imprenditore Walter Tresoldi, 54 anni, titolare di una ditta individuale della suddetta società. località.

Per la moglie, Fănica Horogea, originaria della Romania e di 53 anni, si chiede invece una condanna a 3 anni e 4 mesi.

Era la responsabile del magazzino dove le verdure venivano lavate e confezionate, racconta la testata locale Il Mattino di Padova.

Inoltre, viene chiesta una condanna a 5 anni e 6 mesi per il cittadino bengalese di 47 anni, Karim Robiul Mintu, coinvolto nel reclutamento di lavoratori sfruttati.

Altre condanne richieste includono 2 anni per il marocchino Tarik Rabichi, 3 anni per Hamid El Kamili e 2 anni per Taoufik Bougattaya. In totale, il pubblico ministero ha chiesto 25 anni e 10 mesi di reclusione.

L’udienza è stata aggiornata al 10 luglio alle ore 9:00. Gli imputati sono accusati di sfruttamento di lavoratori stranieri sottopagati, maltrattati, senza previdenza sociale, umiliati e picchiati, costretti a vivere in condizioni antigeniche negli anni.

L’avvocato Pavan, che difende il rumeno e gli altri imputati, ha sottolineato che, secondo le prove presentate in tribunale, gli operai percepivano uno stipendio netto compreso tra 1.100 e 1.200 euro, mentre i camionisti percepivano fino a 1.700 euro.

È stato evidenziato che la disciplina del lavoro intermedio ha subito modifiche durante il periodo di contestazione degli illeciti, avvenuto tra il 2011 e il 2017, il che implica valutazioni diverse degli illeciti. È stato inoltre rivelato che il trattamento dei lavoratori variava in base all’etnia.

I lavoratori bengalesi hanno affrontato le condizioni più dure, seguiti dai lavoratori rumeni e marocchini.

Secondo le accuse, la maggior parte dei lavoratori è arrivata all’aeroporto di Venezia. Tresoldi, sua moglie e Mintu sono accusati di sfruttamento del lavoro illegale e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina fornendo ai lavoratori alloggi scadenti.

Tresoldi è inoltre accusato di omesso versamento di contributi previdenziali per circa 789.000 euro, di installazione abusiva di telecamere di sorveglianza nel magazzino della società, di negligenza con conseguente ferimento di lavoratori e di sfruttamento di lavoratori senza contratto.

Tarso Mannarino

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