Una donna moldava è stata condannata in Italia, dopo aver causato la morte del neonato e aver nascosto il corpo nell’armadio

Una donna della Repubblica di Moldova è stata condannata al carcere in Italia, dopo essere stata accusata di omicidio colposo.

Nel 2019 la donna è arrivata all’ospedale San Luca e subito dopo è rimasta sotto shock per un’emorragia. Il medico di turno ha allertato la polizia dopo aver realizzato che l’emorragia era stata causata da un recente parto, secondo Il Mattino.

I carabinieri si sono recati nella casa dove la donna lavorava come custode, dove hanno fatto una scoperta sconvolgente. Il corpo senza vita di un neonato è stato trovato nell’armadio della casa. Il corpo è stato avvolto in un asciugamano, poi nella plastica e messo in una valigia.

Il medico legale ha concluso che la morte è avvenuta a seguito di un atto di violenza da parte della madre che ha provocato le ferite che hanno causato la morte.

La donna era arrivata in Italia pochi mesi dopo, non parlava bene l’italiano e, mentre cercava di partorire da sola, aveva provocato diverse ferite alla testa al bambino.

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La donna rischia così una condanna a 24 anni di reclusione, ma il tribunale ha deciso che le ferite subite dal neonato non sono state provocate volontariamente e la condanna definitiva è stata di tre anni e mezzo.

Tarso Mannarino

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