Un uomo rumeno ha brutalmente picchiato la sua ex fidanzata che lo ha lasciato, una donna di 33 anni più anziana, la quale

Lui, CC, un rumeno di 36 anni, non poteva accettare la fine della storia, con questa donna anziana che non voleva sapere nulla di lui dopo essere stata insultata e picchiata per mesi, mentre l’uomo era sotto l’influenza di alcool.

«Mi ha minacciato di morte, mi ha perseguitato così tanto che avevo paura di uscire, quindi ho evitato le sue richieste di incontro», ha raccontato la vittima italiana di 69 anni, che aveva lasciato il rumeno nell’ottobre 2022. Il 14 febbraio , San Valentino, l’uomo ha aspettato che lei uscisse e tornasse dallo shopping e, “una volta sceso dal bus, mi ha afferrato per un braccio e mi ha trascinato con la forza nel Parque del Pineto, dove mi ha preso a pugni e mi ha ferito al volto e testa con una bottiglia”.

La donna è stata picchiata duramente e quasi uccisa, ma l’attacco è terminato perché tre uomini sono accorsi in suo aiuto. Ha subito fratture, tagli e contusioni su tutto il corpo, impiegando 40 giorni per guarire. Una diagnosi choc: avambraccio sinistro fratturato, lussazione di un dito, lividi lacerati sul cuoio capelluto, contusioni multiple (cranio, volto, due mani, avambraccio sinistro).

Nei giorni immediatamente successivi all’aggressione, la vittima ha chiesto aiuto e sporto denuncia ai carabinieri della stazione Madonna del Riposo di Roma, che hanno prontamente aperto un’inchiesta e poi arrestato CC, visto il carattere violento dell’uomo e il pericolo di reati ripetuti.

Dopo la rottura della relazione, la donna si era rifugiata nella casa di riposo Il Cigno di via Gioacchino Ventura. Ma il suo ex ragazzo veniva a chiedere di lei ogni giorno. “Mi minacciava di morte se non tornavo con lui, voleva sempre parlarmi e io rifiutavo per paura. Ogni volta che uscivo avevo paura che mi seguisse per aggredirmi, lo sapevo che prima o poi sarebbe diventata ossessiva e io ero tormentata dall’angoscia”, racconta la donna.

Ed è così che l’uomo è riuscito a trascinarla al Parco del Pineto, per picchiarla selvaggiamente. Per questo motivo, e per i reiterati atti di persecuzione protrattisi per mesi (molestie e minacce di morte), è stato disposto l’arresto preventivo dell’uomo ed è stato mandato in carcere.


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Serena Megna

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