Sono stati arrestati un uomo libanese e una donna rumena, accusati di far parte di una rete di trafficanti di auto di lusso rubate in Italia. Un terzo sospettato è riuscito a fuggire dal Paese.
Secondo le autorità, diversi veicoli sono stati immatricolati sulla base di documenti falsi, anche se portano la stessa serie di identificazione di alcune auto immatricolate in Italia e Polonia.
In seguito all’indagine del Servizio antifurto d’auto di Bucarest, alla quale hanno collaborato l’Interpol e la polizia italiana, si è constatato che diverse auto costose immatricolate qui l’anno scorso erano state denunciate come rubate nella penisola.
Una donna libanese, una donna irachena e una donna rumena, compagna di uno degli uomini, avrebbero curato le registrazioni con l’aiuto di conoscenti, fornendo agli agenti documenti originali falsi.
Due dei veicoli sarebbero stati poi venduti ad acquirenti in buona fede. Uno di loro è un uomo d’affari iracheno residente in Romania.
Simona Anghel, procuratore distrettuale 1: “Queste auto sono accompagnate da una segnalazione di furto emessa dall’Autorità giudiziaria italiana. Per trasferire la proprietà, gli imputati hanno utilizzato documenti falsificati nei loro rapporti con i funzionari del Registro automobilistico rumeno e della Direzione delle iscrizioni.
Finora libanesi e rumeni sono stati arrestati dalla procura con l’accusa di frode e falsificazione. Tuttavia, si sono rifiutati di fornire informazioni sull’intera catena di ladri.
Un altro terzo sospettato, un cittadino iracheno, è riuscito a fuggire dal paese alla fine della settimana scorsa, poco prima che gli investigatori lo catturassero e lo arrestassero. Domenica è stato portato all’aeroporto dalla sua compagna in questa faccenda legale, che voleva andare anche lei, ma ha dovuto rinviare la partenza perché doveva cambiare il passaporto. Si è quindi trovato agli arresti domiciliari.
Tre delle auto manomesse hanno gli stessi numeri identificativi delle auto immatricolate in Italia e Polonia. Gli agenti dei furti d’auto cercheranno quindi di scoprire chi sono le vere vittime.
Crina Eșanu, polizia della capitale: “È in corso un’indagine sul circuito di cinque auto di lusso, del valore di circa 400.000 euro”.
Le indagini proseguono anche in Italia, poiché non sono stati ancora identificati i ladri e i falsari dei documenti. Tuttavia, si sospetta che una delle auto sia stata venduta a trafficanti in Romania e solo allora sia stata denunciata come rubata. Pertanto il danno fittizio sarebbe stato coperto da una compagnia assicurativa.
Fonte: Televisione professionale
Data di pubblicazione: 17-11-2023 07:47
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