Un rumeno abbandonato sopravvive sotto un ponte in Italia con 500 euro al mese. “Vivo così dal 2021”

Un rumeno vive da solo sotto un ponte in Italia, il paese in cui è arrivato 20 anni fa con moglie e figli. Ora si ritrova senza famiglia, senza casa e vive alla giornata.

Due anni fa ha costruito un rifugio. Ha improvvisato tutto: vecchie persiane, pannelli di legno e tele. L’uomo è malato. Tutti quelli che lo vedono lottare se lo chiedono e ne parlano, ma finora nessuno gli ha dato una mano.

La drammatica storia di un rumeno che trascorre le sue giornate sotto un ponte in Italia. “Vivo così dal 2021”

Gheorghe vive sotto un ponte tra le città Roccalumera e Ali Terme.

“Tutti parlano, ma nessuno mi aiuta”, ha detto ai giornalisti. Il Rotaliano.

Da quasi due anni e mezzo ha trovato rifugio sotto il ponte dell’autostrada Messina-Catania, ad Alì Terme. Oggi, a 53 anni, affronta la solitudine e il fatto di essere senza casa.

La sua storia in Italia inizia vent’anni fa, quando arrivò dalla Romania con la moglie e i tre figli.

È venuto per una vita migliore ma ha finito per vivere un incubo.

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Finirono per vivere a Roccalumera, ma finita la relazione con la moglie, Gheorghe si ritrovò solo e senza casa.

“Vivo così dal 2021, senza elettricità, senza acqua e senza bagno”, ha confessato.

La sua casa improvvisata sotto il ponte est realizzata con vecchie “tapparelle” (persiane), pannelli di legno e tele.

Ha improvvisato una cucina e una zona notte, ma nelle calde giornate estive il caldo diventa insopportabile e deve spostare il letto fuori.

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Gheorghe è riuscito a procurarsi l’acqua da un vicino canale d’irrigazione, ma d’inverno, a seconda delle piogge, la prende direttamente dalle fogne autostradali.

La sua salute è pessima. L’uomo soffre di ipertensione cardiaca, depressione e insonnia. Sopravvive però con un reddito di 500 euro al mese e lavora qualche ora al giorno nei campi vicini.

Ma anche quel sussidio rischia di essergli tolto, visto che la sua ex casa a Roccalumera è stata radiata.

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Gheorghe spera che le autorità gli concedano il diritto di essere iscritto nel registro (registro della popolazione) con l’indirizzo del municipio, diritto che hanno i senzatetto permanenti.

Tarso Mannarino

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