La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a un anno e cinque mesi di reclusione emessa dai giudici di primo grado nei confronti di un uomo del comune di Bologna, che aveva imposto alla moglie rigide regole di “risparmio in casa”, in particolare il razionamento di acqua e carta igienica, riferisce martedì l’agenzia Efe.
Il tribunale ha affermato che l’uomo “ossessionato dal risparmio” ha causato alla moglie uno “stato di ansia e frustrazione” a causa del drastico regime di spesa che ha imposto alla loro casa. La donna si lamentava che le permetteva di acquistare solo i prodotti offerti e limitava anche il suo consumo di acqua – a una doccia alla settimana – o di carta igienica.
Questo stile di vita, hanno ritenuto i giudici italiani, si è trasformato in una vera e propria coercizione in cui non sono mancate le modalità di controllo e di aggressione, sebbene detta famiglia non avesse alcuna difficoltà economica, avendo entrambi i coniugi un lavoro subordinato, secondo fonti citate da EFE , ripresa da Agerpres.
Non è la prima volta che la Corte di Cassazione italiana si pronuncia in casi del genere. Ad esempio, nel giugno 2000, ha stabilito in un altro fascicolo che «rientra nella tipologia del reato di maltrattamenti in famiglia”.
Editore: Liviu Cojan
Scarica l’app Digi24 e scopri le notizie più importanti della giornata
“Pioniera del bacon. Fanatico della cultura pop. Ninja dell’alcol in generale. Difensore del web certificato.”