Il generale Roberto Vannacci, 55 anni, è riuscito a scuotere l’Italia e a “sconvolgerla”, con un libro intitolato “Il mondo a contrario”. Il libro ha fatto scalpore su Amazon, essendo il libro più venduto in Italia. In questo libro, uno dei generali più rispettati e premiati d’Italia combatte contro la “risolutezza” ed esprime opinioni altamente critiche sulle odierne tendenze della propaganda occidentale, che vanno dal clima, all’energia, alla sicurezza, all’immigrazione, alla guerra e alle minoranze, scrive la Gazeta Românească d’Italia. .
“Quando gli occupanti abusivi delle case prevalgono sui legittimi proprietari; quando per un clandestino si spende di più che per la pensione minima del connazionale; quando vieni processato per estrema difesa contro l’intruso entrato nella tua abitazione; quando siamo costretti ad adottare le misure antinquinamento più severe e costose, ma i produttori che producono tutti i gas serra se ne fregano e prosperano; Quando le città si stanno trasformando in luoghi per i ricchi e alternative, mentre lavoratrici, lavoratrici e famiglie sono costrette ad abbandonarle; quando parlarne il padre o la madre diventano discriminatoriscomodo ed esclusivo perché si scontra con chi non è né padre né madre; quando l’adozione di diritti sempre più disparati è fortemente richiesta senza pianificare una gamma altrettanto densa di compiti; quando non potrò più parlare di un uomo di colore perché qualsiasi aggettivo che si riferisca al colore molto evidente ed evidente della sua pelle è considerato offensivo; Quando nei bar incontri gente che guida maialini vestiti con abiti rosa al guinzaglio…Molti chiamano questa condizione Civiltà e Progresso.
Ebbene, questo libro è dedicato a tutti!
Si tratta di un testo tratto dalla copertina del libro del generale, diventato un inaspettato bestseller e che ha suscitato non poche polemiche. Con un titolo provocatorio e un contenuto ampio, il libro è riuscito a conquistare in breve tempo le classifiche dei bestseller.
In quest’opera il generale Vannacci, 55 anni affronta argomenti delicati e controversi, criticando in particolare quella che definisce la “dittatura delle minoranze”. Il libro si rivolge a vari gruppi sociali, come gli omosessuali, che definisce “anormali”, ma anche gli ambientalisti, le femministe, gli immigrati clandestini, le famiglie arcobaleno e molti altri. Vannacci sostiene che la “normalità” è rappresentata dall’eterosessualità e accusa l’influenza della “lobby gay internazionale”.
Un passaggio incriminato anche dalla critica è quello della pallavolista italiana nera Paola Egonu: “Anche se Paola Egonu è italiana di nazionalitàè chiaro che i lineamenti del suo viso non rappresenta lo spirito italiano il che si vede invece in tutti gli affreschi, dipinti e statue giunti fino ai nostri giorni dagli Etruschi; Anche se ci sono titolari di passaporto italiano che pregano nelle moschee, ciò non cancella 2000 anni di cristianesimo. »
Generale d’Esercito Roberto Vannacci ha una carriera esemplare a 55 anni. Un curriculum militare di tutto rispetto: paracadutista delle Forze Speciali, ex comandante della Task Force 45 durante la guerra in Afghanistan, ex comandante della Brigata Paracadutisti Folgore, ex comandante del Col Moschin (unità speciale che svolge missioni incursioni strategiche in aree estremamente pericolose) ed ex comandante del contingente italiano in Iraq, Vannacci è considerato un coraggioso “soldato al servizio dello Stato”.
Nel 2020 il generale è stato inviato come addetto alla difesa presso l’Ambasciata italiana a Mosca, con missioni in Bielorussia, Armenia e Turkmenistan. Ha lasciato il suo incarico nel 2022 dopo essere stato dichiarato “persona non grata” dalle autorità russe in seguito allo scoppio della guerra.
Un’ascesa brillante – costellata di riconoscimenti nazionali e internazionali – che lo ha portato, nel giugno 2023, a dirigere l’Istituto Geografico Militare, lo storico ente cartografico di Firenze (IGM).
Originario della Spezia, Vannacci – secondo la biografia pubblicata sul sito dell’Igm – parla correntemente Inglese, francese, rumeno, portoghese, spagnolo e russoe ha tre lauree (in scienze strategiche, scienze internazionali e scienze militari), scrive La Nazione.
“Appassionato sostenitore di Internet. Appassionato di musica pluripremiato. Fanatico del caffè. Studioso di social media per tutta la vita.”