tra casa e fuori casa – Ziarul de Gardă

La Pasqua è la festa che riunisce famiglie, amici, persone care attorno al dolce consacrato e alle uova dipinte. La Luce della Resurrezione è condivisa generosamente con i nostri cari, e il nostro pensiero va alla Pace, alla Salute, all’Amore, al Futuro. Alla vigilia di questa santa festa, abbiamo pensato a coloro che sono partiti, ai rappresentanti della nostra diaspora e abbiamo chiesto loro:

Com’è la Pasqua tra casa e fuori casa?

Pavel Guțu, artista visivo, Italia

In Italia la celebrazione della Pasqua per le famiglie e soprattutto per gli anziani ha un profondo accento religioso, con funzioni nelle chiese, la cui frequenza è considerata quasi obbligatoria nella coscienza comunitaria. Per questo in Italia anche la maggior parte delle norme morali religiose sono diventate laiche. Il tema principale della Pasqua è la decorazione delle scene del PRESEPE (Nascita di Gesù) in casa, ma anche nei luoghi pubblici, al centro di tutte le località. Tutti i luoghi pubblici sono illuminati con candele tradizionali ed elettriche, fino alla Befana, che coincide con la Pasqua ortodossa… Anche i Comuni, il Settore Cultura e Turismo partecipano agli allestimenti decorativi. In Valtellina, situata ad est del Lago di Como, al confine con la Svizzera, dove abito anch’io, i Bessarabici si recano nella chiesa di Sondrio – capoluogo della provincia, che appartiene gerarchicamente alla Russia, dove serve il sacerdote ucraino Oleg e dove serve, proprio come nelle chiese del patriarcato ucraino. Ci va chi è più vicino alle chiese romene di Lecco o della Val Camonica, ma la tendenza generale dei Bessarabi è ancora quella che somiglia a un vagabondaggio nel tempo e nelle tradizioni: preferiscono ancora le chiese russe…

Ala Tocarciuc, esperto di salute, Svizzera

Di recente sono andato a un incontro con la diaspora svizzera. Ho parlato con diversi giovani che qui hanno avviato un’attività da zero e che affermano con fermezza che non torneranno mai più in Moldavia. Magari a Pasqua o in vacanza. Non lo dico ancora, perché sono in un’altra fase della vita. Voglio poter tornare a casa non solo per Pasqua, perché ogni volta che torno sento un calore, un forte affetto per i miei cari, una sensazione di sicurezza e protezione che posso avere solo a CASA. D’altra parte, tornare a casa per Pasqua mi porta anche sentimenti di nostalgia, malinconia. Questi sono sentimenti colorati. Non posso tornare a casa per Pasqua quest’anno. Ma me la cavo qui dove sono, con elementi tradizionali e con la pace nell’Anima. Dicono che la Pasqua di ogni uomo è dove si trova. La luce dentro di noi è importante e il messaggio che portiamo nei nostri cuori è importante. Se fossi a casa cucinerei la pasqua e il cozonac, andrei in chiesa la sera della Resurrezione. La luce della notte della Resurrezione mi dà speranza e dà speranza alle persone intorno a me. E questa luce ora ha una doppia importanza, perché stiamo attraversando tempi complicati. Se fossimo stati a casa, la mattina avremmo mangiato santo, ci saremmo lavati le guance con l’uovo rosso e avremmo organizzato una gara di uova in famiglia. Quest’anno faremo tutto da remoto. Ma alla fine, penso che sia molto importante mantenere i contatti umani con chi è a casa. Auguro sinceramente a tutti di unirsi per cose belle. Questo porterà più vantaggi che divisioni. E se la chiesa può unire le persone in buone opere, penso che dovremmo approfittare di queste opportunità e applicarle in buona fede.

Natalia Scobioala, Italia
Ora sto parlando della Pasqua a casa, io che sono lontano da casa. Pasqua è sempre stata la festa più importante per me. Quando ero un bambino, non vedevo l’ora che arrivasse la Luce della Resurrezione. Associo questa vacanza a questa pulizia generale in casa, in giardino e sulle tombe dei propri cari. Uova rosse, muffin, bevande fredde: hanno tutti una carica emotiva speciale. Sono tre anni che sono in Italia, ci sono anche gli anni in cui non ero presente a casa per le vacanze. Per me la Pasqua è la commemorazione dei morti e del “Cristo è risorto” rivolta a tutti, lo scontro delle uova rosse, la Santa Pasqua e gli incontri con parenti, amici, conoscenti. La Pasqua, forse, è l’unica festa che riunisce i moldavi di tutto il mondo e li riporta a casa. Per me è la festa che unisce le persone. Mi manca la Pasqua a casa…

Selene Blasi

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