Un ciclone formatosi nel Mar Mediterraneo ha provocato devastanti inondazioni nel nord Italia, nella regione Emilia-Romagna, dove vivono anche 100mila rumeni.
Nelle città allagate alcuni nostri concittadini si sono rifugiati nei piani alti degli edifici e aspettano di essere soccorsi. Le autorità italiane hanno annunciato che si contavano già otto morti e diversi dispersi, e che erano state evacuate 5.000 persone.
Il ciclone ha portato forti piogge anche in Croazia, Bosnia e Slovenia, mentre mercoledì i suoi effetti si sono fatti sentire anche in Romania. Sei contee dell’Oltenia e della Muntenia sudoccidentale erano sotto il codice giallo.
Per tutta la notte si sono sentite le voci delle persone intrappolate nelle case allagate che gridavano aiuto a Faenza, una città dell’Emilia-Romagna, nel nord Italia.
Otto persone sono morte a causa delle piogge torrenziali dopo che 21 fiumi sono straripati e hanno allagato intere città. Queste sono immagini girate a Cesena. Acqua fino al collo, una donna con un bambino in braccio saluta in suo soccorso: “Abbiamo un bambino piccolo. Aiutaci!”.
“È un disastro”
Tutt’intorno ci sono auto affondate nell’acqua e altre persone cercano di raggiungere le due. Alla fine riescono a riprenderli.
Una donna che galleggiava sostenuta da un’asse è stata salvata dalla polizia locale.
Nell’acqua, tra le auto lasciate con i tergicristalli accesi, cassonetti e altri detriti, nuotano altre persone.
“È un disastro e la pioggia non è ancora finita”, ha detto il sindaco di Cesena. Nella notte è crollato un ponte nel bolognese. Cinquemila persone sono state evacuate dalle loro case a Ravenna.
“È la notte più brutta della storia romagnola”, ha detto l’ormai irriconoscibile sindaco della città.
La protezione civile italiana ha inviato squadre con barche ed elicotteri per soccorrere i profughi sui tetti e nelle soffitte.
Due anziani sono stati evacuati da un’abitazione.
Nella regione Emilia-Romagna colpita dalle alluvioni vivono 100.000 rumeni.
Radu Ardelean, rumeno di Faenza: “La macchina è in mezzo all’acqua. L’altro è già annegato, noi adesso siamo seduti al piano superiore della casa e aspettiamo che qualcuno ci salvi, ci tiri fuori”.
Robert Avrelescu, rumeno di Bagnacavallo: “Il fiume principale che dista 5 chilometri da casa nostra si è rotto in più punti. Le scuole sono state chiuse, la maggior parte delle autostrade sono chiuse perché allagate. »
Attesa a Venezia l’alluvione dell'”Acqua Alta”.
Sull’autostrada A14, che collega Bologna a Taranto, diverse auto sono state sorprese dall’alluvione.
Il traffico ferroviario su diverse linee è interrotto, 50.000 persone sono senza elettricità e più di centomila persone senza rete telefonica.
Georgeta Raban, rumena di Monterenzio: “Quando ho finito di lavorare non potevo tornare a casa. A causa delle forti piogge i pendii hanno cominciato a scendere con tutta la vegetazione.”
La Formula 1 ha annunciato la cancellazione del Gran Premio dell’Emilia Romanga di questo fine settimana per motivi di sicurezza.
A Riccione e Rimini le onde hanno raggiunto i due metri.
A Venezia ci aspetta l'”Acqua Alta”, questa piena che solitamente avviene in autunno. Sarebbe la prima volta che ciò accade a maggio.
In Italia le piogge torrenziali sono arrivate dopo mesi di siccità che hanno seccato il terreno e – secondo i meteorologi – ridotto la sua capacità di assorbire acqua.
Inondazioni sono state segnalate anche in Croazia, Bosnia e Slovenia. Il Ministero degli Affari Esteri rumeno ha emesso avvisi di viaggio per queste aree.
Reporter: Ana Maria Barbu, Elektra Ghiza, Iulia Ciuhu
Fonte: Televisione professionale
Data di pubblicazione: 17/05/2023 20:18
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