Italia sta affrontando una crisi di personale senza precedenti nel sistema sanitario. Anche se in caso di emergenza un custode viene pagato anche con un stipendio 90 euro l’ora non sono sufficienti per i potenziali candidati.
A questo proposito sono sempre più numerosi gli annunci in cui gli ospedali privati cercano urgentemente medici che possano svolgere la loro attività, scrive infoactual.ro.
“L’ospedale privato sta cercando URGENTEMENTE a medico per coprire i turni stasera e domani sera all’Ospedale Santorso di Vicenza per i “codici bianchi”. Data l’immediata urgenza, queste due notti saranno pagate a 90 euro l’ora”.
I medici italiani e la pandemia di coronavirus
Citiamo il fatto che questa crisi del personale medico è iniziata dall’inizio della pandemia di coronavirus. Nello specifico, si stima che circa 100 infermieri e medici si dimettano ogni mese dal 2020 ad oggi.
“Si stima che per un anno, circa 100 infermieri e dottori dimettersi ogni mese. Questo sta provocando una grave crisi del settore a livello nazionale”, scrive affariitaliani.it.
Barbara Mangiacavalli, presidente della Fnopi, ha fornito dettagli in merito. Sostiene che l’intervento del governo è necessario visti i numeri. Nello specifico, risulta che al momento manchino circa 70.000 persone. Allo stesso tempo, è difficile trovare dipendenti sul campo, avverte.
“C’è bisogno che il governo intervenga sia in termini di numeri, visto che mancano circa 70mila persone, ma anche in termini di formazione e riconoscimento professionale. Auspichiamo che si avvii un processo di riforma dei percorsi accademici e che la le competenze dell’assistente medico saranno ampliate in termini di autonomia e responsabilità per le attività di cui è responsabile nei vari campi”, ha dichiarato il presidente della Fnopi, secondo la fonte citata.
L’Italia riceve medici da altri paesi europei
Da parte sua, Carlo Bramezza, direttore generale dell’Azienda Usl Pedemontana, responsabile dell’Ospedale Santorso di Italia suonato l’allarme. Afferma che sono già stati portati medici soprattutto dalla Romania, dalla Bulgaria, ma anche dall’Albania, e che altri arriveranno dalla Francia, dalla Germania e dalla Grecia.
Quanto alla situazione a livello nazionale, afferma che ci sono giovani laureati che ci pensano due volte prima di lavorare proprio per gli stipendi.
“Finora abbiamo portato medici da Bulgaria, Romania e Albania, ora arrivano specialisti da Francia, Germania e Grecia, ma puntiamo anche a medici extraeuropei, che il sistema pubblico non può ancora assumere direttamente (solo il Lazio ha ha recentemente approvato questa possibilità), e quindi sono alle dipendenze di ospedali privati.
Purtroppo i neolaureati ci pensano due volte prima di scegliere di lavorare in Pronto Soccorso, a causa dei turni estenuanti, dei maggiori rischi associati e dell’impossibilità di lavorare nel sistema privato. Dovrebbero essere pagati di più”, cita gazetaromanneasca.com.
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