Sono rumeni i giovani baciati prima di essere portati in Italia. Patrizia, Bianca e il suo fidanzato stavano scattando delle foto quando l’alluvione li ha travolti

video

Sono rumeni i tre giovani scomparsi nelle acque turbolente della provincia di Udine. La conferma arriva dalle autorità italiane. Si tratta di due ragazze e un ragazzo di 20, 23 e 25 anni. La loro auto, immatricolata in Romania, è stata ritrovata nelle vicinanze. Secondo i media della Penisola, solo una delle giovani vive in Italia. La sua amica era venuta con il fidanzato a trovare i suoi genitori, che lavorano lì. Quando l’alluvione li ha colpiti, i giovani stavano scattando foto. Le immagini dei tre, abbracciati in mezzo ai torrenti, sono ovunque in Italia. “L’elicottero non è arrivato in orario”dichiara il sindaco del comune, in un’intervista esclusiva concessa all’Osservatorio.

Dalla redazione dell’Observateur il 01.06.2024, 14:25

Queste immagini hanno fatto il giro dell’Italia. Patrizia, Bianca e il fidanzato, anche lui rumeno – come scrive la stampa italiana – si abbracciano, cercando di seguire la corrente.

Adesso è calmo e tra dieci minuti potrebbe essere l’inferno

Le acque si alzano, i torrenti diventano sempre più forti, le autorità fanno di tutto per salvarli. Lancia loro delle corde da una scala installata su un ponte vicino. Invano. In arrivo anche un elicottero.

“Confermo la pericolosità di questo fiume Adesso è calmo e poi, tra dieci minuti, potrebbe essere l’inferno. È proprio quello che abbiamo visto nelle immagini di ieri”, dice Giorgio Basile, comandante dei vigili del fuoco.

Sullo stesso argomento

  • I tre giovani, forse romeni, sono annegati in Italia dopo essere stati sorpresi a baciarsi e…
  • Immagini drammatiche in Italia: 3 giovani, ripresi abbracciati, prima di essere travolti dalle acque….

Molto probabilmente i giovani stavano cercando di scattare delle foto nella zona del torrente Natisone, nel comune di Premariacco, in provincia di Udine. Nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, poiché era in vigore il codice giallo dell’alluvione. Il primo ad accorgersi che ero in difficoltà è stato un passante.

“Erano nel letto del fiume, sotto il ponte romano, a scattare foto, raccontano. Sono rimasti sorpresi. Si sono stabiliti su una specie di isolotto, ma questo non li ha aiutati perché erano circondati dall’acqua, hanno spiegato i vigili del fuoco”. sono intervenuti immediatamente, hanno cercato di raggiungerli in barca, ma non c’è stato niente da fare perché il fiume è cresciuto velocemente e loro sono stati travolti dall’acqua, cosa che in quel momento non ci aspettavamo. Locale.

La madre di Patrizia ha cercato di convincere la figlia a non partire

Citata dalla stampa italiana, la madre di Patrizia racconta di aver cercato di convincere la figlia a non partire.

“Sono venute a trovarla due amiche, una ragazza e il suo fidanzato che vivono in Austria. Oggi aveva un esame. Ha detto lasciami andare, stiamo un po’ insieme e facciamo qualche foto. E io le ho consigliato: non sarebbe andata perché era stanca. La sera prima era al lavoro, ma non preoccupatevi, lasciatemi andare, ha dichiarato la donna, secondo Il Messaggero Veneto. .

Giovani, ricerche con barche ed elicotteri

I tre giovani sono continuamente ricercati. I vigili del fuoco italiani, ma anche altre strutture dell’ordine pubblico, stanno facendo di tutto per ritrovarli. Le ricerche si concentrano nel quartiere Premariacco, dove le autorità sospettano l’arrivo dei tre amici. Ma ogni ora che passa, le possibilità che vengano ritrovati vivi diminuiscono. Al momento si stanno mobilitando molte risorse. Secondo i vigili del fuoco italiani sono oltre 30 le persone coinvolte nelle ricerche lungo il corso del fiume Natisone.

Oltre ai vigili del fuoco, sostengono le ricerche altre 100 persone tra forze dell’ordine e protezione civile. Le autorità controllano l’intero perimetro da terra, ma anche dall’alto, con l’ausilio di due elicotteri, ma anche di droni giorno e notte. In questo senso hanno organizzato anche un punto di comando, tutto sotto la guida della prefettura.

Ieri sera è stato rilevato il segnale di uno dei cellulari che i giovani avevano con sé. L’ordigno è stato ritrovato appeso tra la vegetazione sulle sponde del fiume.

Serena Megna

"Studioso di viaggi malvagi. Assolutamente patito del caffè. Scrittore. Fanatico dei social media. Studente amante degli hipster."

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *