Il presidente dell’AUR George Simion afferma di essersi recato in Vaticano con l’Associazione dei romeni in Italia e di non aver mentito sul suo incontro con papa Francesco, come si vociferava nei giorni scorsi. Domenica Simion ha pubblicato su Facebook una foto sua e del sovrano pontefice, affermando di essere stato ricevuto in udienza privata e senza specificare in quale contesto fosse arrivato in Vaticano.
“Il mio nome non compare nell’elenco delle udienze vaticane, e non l’ho detto, ma compare l’entità con cui ho partecipato all’incontro con Papa Francesco. Ho scelto di andare in Vaticano con i romeni d’Italia Sono andato per unirmi nostri fratelli cristiani in Italia e portare a Papa Francesco il dono dell’anima, che esprime al meglio l’identità romena”, ha scritto Simion. BLOG O.
“Come sono arrivato in Vaticano? L’Associazione dei Romeni in Italia (ARI) ha contribuito all’organizzazione della 31esima edizione del concerto straordinario di Natale in Vaticano. Prima del concerto si è svolta l’udienza privata del Papa Francesco, alla quale ho assistito , invitato dai fratelli dell’Italia.
Non ho assolutamente travisato la verità, demonizzare ogni azione dell’opposizione è la classica strategia dei sostenitori di Lenin. Ovviamente non c’è stato nessun incontro ufficiale tra me e il Papa, non ho mai affermato questo, solo le menti malate di alcune persone potevano creare scenari di ogni genere. Coloro che hanno lanciato inni a Ion Iliescu ora attaccano le azioni dell’unico partito parlamentare patriottico”, ha scritto Simion.
La sua reazione arriva dopo il giornalista Cristian Tudor Popescu accusò Simion di mentire in relazione a questo pubblico. Ha pubblicato sulla sua pagina Facebook una precisazione della nunziatura apostolica di Bucarest secondo la quale “Papa Francesco non ha ricevuto in udienza privata il signor Georges Simion, né alcun altro politico”.
“Secondo quanto riferito, avrebbe partecipato a un’udienza con un gruppo di italiani che promuovevano il concerto di Natale in Vaticano. A quel tempo, Sua Santità certamente non era a conoscenza dei partecipanti al gruppo”, aggiunge la nota.
Editore: MB
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