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Nel caso della morte delle due donne, anche loro rumene, in Italia, è stato arrestato un uomo di 24 anni, che secondo la stampa italiana è rumeno. I due amici sono stati ritrovati giovedì sera, uno carbonizzato e l’altro in una pozza di sangue, ciascuno nella propria abitazione. Maria e Delia abitavano a 150 metri l’una dall’altra. Gli inquirenti sospettano che si sia trattato di un duplice omicidio.

Dalla redazione dell’Observateur il 01.06.2024, 11:53

Alle 4 del mattino è scattato l’allarme incendio nel comune di Naro, in Sicilia. In casa i vigili del fuoco che hanno trovato una donna carbonizzata.

Maria e Delia sono morte a 150 metri di distanza

Niente prevedeva un omicidio che avrebbe scioccato un’intera comunità. Pochi istanti dopo, la tranquillità del villaggio fu sconvolta da un’altra scoperta sconvolgente: un’altra donna trovata in una pozza di sangue, a 150 metri di distanza, in un’altra casa. Gli investigatori siciliani parlano anche di diverse coltellate rinvenute sul corpo della donna. Entrambe le vittime erano rumene.

Le prime indagini portano a un duplice omicidio.

Bianca Iacob, giornalista dell’Observer: La Procura sospetta che le due donne siano state uccise a sangue freddo. Le udienze sono già iniziate e si è formato un cerchio di indagati. Secondo alcune fonti, sotto l’attenzione degli investigatori sarebbe un cittadino straniero. Le due donne, di 57 e 58 anni, si conoscevano.

I delitti sconvolsero l’intera comunità di Naro

Maria Rus aveva 57 anni e viveva a Naro da 19 anni. Lavorava stagionalmente, in agricoltura, raccogliendo uva e olive. Non era più a casa, in Romania, a Cluj, da quasi cinque anni. Sua figlia, che viveva anche lei in Italia, venne a sapere della tragedia dai suoi vicini.

Delia Zărnescu, l’altra donna trovata in una pozza di sangue, aveva 58 anni. Recentemente ha perso il marito e ha avuto problemi finanziari, secondo le fonti dell’inchiesta.

Questi crimini hanno scioccato l’intera comunità di Naro.