In Argentina la dengue si è trasformata in una vera e propria epidemia: almeno 41.257 persone sono state contagiate e 39 persone sono morte dall’inizio dell’anno a causa della malattia virale prodotta dalla puntura delle zanzare Aedes aegypti.
Sono dati che segnano un netto aumento rispetto a quanto registrato negli anni precedenti, addirittura il 48,4% in più rispetto al 2020, anno in cui si sono registrati 26 decessi.
Fonti del Ministero della Salute argentino hanno affermato che in tutti i campioni studiati è stato rilevato il sierotipo 2-Cosmopolitan, che fino ad ora non circolava in Argentina, ma in Brasile e Perù. Si tratta di un sierotipo Denv-2 originario del sud-est asiatico, che nella regione latinoamericana è stato isolato per la prima volta nel 2019, in Perù.
“La febbre dengue, chiamata anche febbre delle ossa e delle ossa, si sta purtroppo diffondendo anche in Europa con casi locali nel sud della Francia. Un altro problema infettivo moltiplicato dalla globalizzazione e dal riscaldamento globale”, ha ricordato l’esperto Matteo Bassetti, di una clinica di Genova (Italia) , su Twitter.
Il portale di notizie Infobae indica che gli attuali 39 decessi sono distribuiti in nove regioni dell’Argentina, come segue:
Provincia di Buenos Aires (1);
la città di Buenos Aires (2);
Jujuy (6);
salta (10);
Santa Fe (7);
Santiago del Estero (1);
Tucumán (9);
Tra Rios (1);
Cordova (2);
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