L’Italia si trova ad affrontare una situazione preoccupante nella regione Marche, popolare destinazione turistica della costa adriatica, dove il numero di casi di febbre dengue, una pericolosa malattia trasmessa dalle zanzare, è aumentato in modo allarmante.
Nella cittadina di Fano, da metà agosto 2024, sono stati confermati più di 100 casi di una pericolosa malattia di dengue, di cui 35 persone hanno dovuto essere ricoverate in ospedale.
La situazione a Fano: perché questa città è stata colpita così duramente?
Fano, una città costiera di circa 60.000 abitanti, è diventata l’epicentro dell’epidemia di febbre dengue (nota anche come “febbre delle ossa rotte” perché il dolore alle ossa può essere così grave da dare la sensazione che le ossa si stiano rompendo). ).
Le autorità sanitarie sono in allerta e gli scienziati stanno cercando di capire perché quest’area è stata colpita così duramente, scrive Eurattivo. Anche se il numero dei casi è in aumento, c’è un aspetto positivo: le zanzare che trasmettono la malattia hanno un movimento limitato a circa 200 metri, il che riduce il rischio di una rapida diffusione dell’infezione.
«Per fortuna la zona di contagio è molto piccola perché le zanzare hanno uno spostamento limitato a 200 metri», spiega Flavia Riccardo, responsabile della Divisione di malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità. Nonostante queste misure di contenimento e isolamento, i timori rimangono alti, soprattutto perché la febbre dengue può causare gravi complicazioni.
La febbre dengue si sta diffondendo in Europa. Un problema globale
L’esplosione di casi di dengue a Fano non è un episodio isolato.
A livello europeo, il numero delle malattie è aumentato in modo significativo negli ultimi anni, poiché la zanzara tigre asiatica, il principale vettore della malattia, si è diffusa in regioni dove prima era assente.
Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) ha emesso un allarme già nell’estate del 2024, quando è stato osservato un rapido aumento dei casi di dengue in 11 paesi europei. In Italia quest’anno sono già stati segnalati più di 500 casi.
La febbre dengue era, fino a poco tempo fa, un problema diffuso in Asia e Sud America, regioni dove ogni anno si registrano milioni di casi di infezione e migliaia di decessi. Il riscaldamento globale ha svolto un ruolo chiave anche nella diffusione di questo virus nell’Europa meridionale, in particolare in Italia, dove il rischio di malattia è sempre più elevato.
Aumento dei casi asintomatici, ma anche dell’incidenza di altre malattie trasmesse dalle zanzare
Anche se nel 2024 in Italia non sono stati segnalati decessi dovuti alla febbre dengue, gli esperti sottolineano che molti casi asintomatici potrebbero passare inosservati, il che significa che il numero reale di malattie potrebbe essere molto più elevato di quanto riportato ufficialmente. Inoltre, i medici devono affrontare una nuova sfida: l’aumento dei casi di febbre del Nilo occidentale, un’altra pericolosa malattia trasmessa dalle stesse zanzare tigre.
Mentre le temperature continuano ad aumentare e i vettori delle malattie si diffondono in nuove regioni, l’Europa, e quindi l’Italia, si trova ad affrontare una nuova realtà sanitaria.
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