Rumeno ucciso in Italia in seguito ad una lite. È venuto dalla Romania per ritirare un’auto

Un cittadino rumeno, Claudiu Dolha, 30 anni e originario di Baia Mare, è stato la tragica vittima di un delitto avvenuto in una piazza situata nella zona della stazione della cittadina italiana di Mede, alle porte di Milano (Lombardia). .

Immagine della scena del crimine. Fonte foto: ilgiorno.it.

Il delitto sarebbe avvenuto a seguito di una lite legata al recupero di un furgone, del valore di 7.000 euro, secondo quanto riferito vasiledale.ro.

Claudiu e un altro residente di Baimare, BP, erano in Italia per ritirare il veicolo in questione, quando la situazione ha preso una piega inaspettata.

Claudio Dolha.  Fonte foto: Boutique Tiffany/Facebook.

Secondo la fonte citata, lo scontro avrebbe coinvolto anche altri romeni, tra cui i fratelli PB e RB, oltre a CV, tutti di Baia Mare, ma anche FV, di Lugoj.

Dopo accese discussioni, uno degli uomini ha usato un coltello da caccia per pugnalare a morte Claudiu Dolha. È morto sul posto, sul marciapiede nella zona della stazione, nonostante i rapidi sforzi delle équipe mediche per salvargli la vita.

Carabinieri in via Fratelli Magnani a Mede, la strada dove è avvenuto il delitto. Fonte foto: informatorevigevanese.it.

Questo tragico evento ha mietuto anche un’altra vittima indiretta, una donna italiana di 56 anni colpita da un attacco di panico a causa di problemi cardiaci. È stata recuperata e trasportata in ospedale dalle équipe mediche presenti sul posto.

Le forze dell’ordine italiane sono intervenute rapidamente sulla scena, arrestando tre persone di Baima per essere interrogate. Successivamente, i quattro sospettati coinvolti nell’alterco sono stati identificati e arrestati.

Secondo informazioni pubblicate dalla stampa italiana, il gruppo di romeni potrebbe far parte di un’organizzazione di scambio di auto usate tra Italia e Romania.

Proseguono le indagini condotte dalle autorità italiane, con l’obiettivo di stabilire le circostanze esatte dell’incidente e di determinare il grado di coinvolgimento di ciascun sospettato nella commissione del fatto.

Serena Megna

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