Rivolta in Italia per il riconoscimento delle famiglie omoparentali: “Ci sentiamo scoraggiati”

Sabato 18 marzo 2023, 7:12

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Immagine di una protesta LGBT FOTO Unsplash

Maria Silvia Fiengo e Francesca Pardi sono state, nel 2018, tra le prime coppie omosessuali in Italia ad essere registrate come genitori.

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha assunto un atteggiamento progressista e ha consentito il riconoscimento di questi figli di genitori omosessuali, in assenza di una chiara normativa nazionale. Questa settimana, tuttavia, quella che allora era vista come una grande vittoria per l’uguaglianza e l’accettazione da parte della comunità LGBT è stata ribaltata, commenta la BBC.

Per Maria Silvia e Francesca – e i loro quattro figli Margherita, i gemelli Giorgio e Raffaele e Antonio – essere finalmente riconosciuti come famiglia dopo anni di contestazioni legali e discriminazioni è stato “davvero incredibile”.

Di recente, il governo italiano di destra ha chiesto al consiglio comunale di Milano di interrompere la registrazione dei figli di genitori dello stesso sesso, riaccendendo un dibattito attorno al programma conservatore del premier Giorgia Meloni.

Famiglie, attivisti e oppositori politici manifesteranno sabato contro il divieto imposto a Milano.

Meloni, che guida il partito di estrema destra Fratelli d’Italia, ha fatto della retorica anti-LGBT il fulcro della sua campagna elettorale, promettendo di proteggere i valori tradizionali.

“Siamo sempre stati una famiglia, ma essere ufficialmente riconosciuti come tali dal nostro stesso sindaco ci ha fatto sentire i benvenuti”, ha detto Maria Silvia Fiengo. “Oggi, vedendo cosa sta facendo il governo e sapendo che altre famiglie non potranno avere la stessa opportunità, ci sentiamo scoraggiati”, ha aggiunto.

L’Italia ha legalizzato le unioni civili tra persone dello stesso sesso nel 2016 sotto un governo di centrosinistra.

Serena Megna

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