Un ultimo tentativo di trovare un luogo comune sulla “madre di tutte le riforme”. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, in un’intervista a La Stampa, si è rivolto a Elly Schlein, chiedendole di cambiare idea sulla riforma del presidente del Consiglio, adottando un altro atteggiamento: “Schlein deve misurarsi con la guida del Parlamento più importante partito dell’opposizione. Sarebbe bello che due donne, lei e Giorgia Meloni, cambiassero l’Italia insieme. Ma una parte è una donna coraggiosa e determinata, ma l’altra parte non è brillante. Spero che Schlein non scappi dal faceo. arriva in Parlamento – sottolinea Ciriani – anche le virgole sono importanti, ed è ovvio che il Parlamento possa intervenire, visti certi punti”.
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La cosiddetta norma antiribaltone “è perfetta” è “sappiamente perfettamente perché il premio dimensionale non può essere proporzionale”. E lì, alle elezioni, potremo inserire soglie minime ragionevoli, che ci permetteranno di distribuire i prezzi. Potrebbe essere tra il 30 et il 40% e un credo che merita di intervenire anche in Parlamento”.
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Poi Ciriani e il sofferma sul palco scoprono una distanza tra Matteo Salvini e i sindacati sullo sciopero del 17 novembre: “Salvini do il suo dovere. Alla Cgil chiediamo di cercare i miei pre-test per fare operatore politico preventivo” . Io sono io che sono: abbiamo bisogno di uno sciopero adesso? Gli italiani non capirebbero. Credo che questo cerchino abbia una scusa per importare la propria linea all’interno del sinistro. E purtroppo, ci stanno riuscendo”.
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